Tutte le tradizioni che appartengono ad Halloween
si perdono letteralmente nella notte dei tempi in quanto traggono la loro lontana origine dal 'magico' mondo celtico.
Halloween by James Elder Christie, tardo XIX secolo .
Perciò la notte della sua vigilia, ovvero il 31 di ottobre, il sipario che divideva il mondo dei vivi da quello dei morti si credeva si sarebbe come assottigliato per divenire talmente lieve da lasciare penetrare le anime dei defunti tra di noi: falò e sfilate in maschera potevano guidare e tracciare la strada al morto risorto; se invece i morti erano temuti si cercava di tenerli lontani ponendo fuori dalla porta, sulla parte sinistra della soglia, del cibo che li potesse placare.
Tradizionalmente perciò quello che noi oggi chiamiamo Halloween si credeva essere il momento in cui il mondo soprannaturale raggiungeva il culmine della sua forza al punto da esercitare la propria influenza sulla vita della gente comune, convinzione che rimase viva sulle isole britanniche per tutto il periodo vittoriano, anche se con caratteristiche diverse a livello folklorico, da zona a zona; i residenti dei Fens Cambridgeshire, per esempio, erano forse i più timorosi di quello che la notte del 31 di ottobre poteva recare con sé e prendevano davvero un gran numero di precauzioni contro quelle che credevano essere le forze del male: oltre a lasciare del cibo al di fuori dell'uscio per soddisfare l'appetito di eventuali streghe che potevano giungere, essi bloccavano tutte le serrature con il sale, si assicuravano che tutti gli animali domestici e quelli della fattoria non potessero muoversi, spargevano rami di salice all'esterno di tutte le soglie, ed uccidevano un gallo le cui penne della coda erano appese sopra la porta della stalla.
Altri costumi celtici sono stati descritti nel poema "Hallowe'en"di Rabbie Burns, scritto in dialetto scozzese nel 1786, in cui si narra che in quella notte le fate danzano al chiarore della luna, mentre i giovani vagano per le campagne, cantando canzoni, raccontando storie spettrali e facendo scherzi, o partecipando a giochi 'magici' come mangiare una mela recitando una formula magica guardando, nel mentre, la propria immagine riflessa in uno specchio il quale avrebbe loro svelato il volto del futuro amore; in molte zone della Gran Bretagna per i bambini era una gioiosa tradizione popolare sfilare attraverso i loro villaggi, la sera di Halloween, mostrando le lanterne che avevano fatto, ricavandole scavando le verdure originarie dei luoghi, quali rape e barbabietole, e scolpendo sulla loro superficie espressioni raccapriccianti.
‘Halloween Frolics’ painted in the 1890s by James Elder Christie
Più tardi la Chiesa cercò di Cristianizzare tali tradizioni mutando il 1 novembre in'All Saints Day' - Ognissanti e il 2 novembre in 'All Souls Day' ovvero il giorno dedicato a tutti i fedeli defunti; invece di lasciare cibo fuori come offerte per tenere a bada anime in pena o spiriti irrequieti, le persone sono state incoraggiate a dare del cibo ai poveri, nacque l'usanza di donare piccole torte agli indigenti, chiamate "Soul Cakes - Dolci per l'Anima", e, anzi, si ritiene che sia questa l'origine dell'ancor usuale 'Trick-or-Treat', poiché come spesso accade quando due culture si fondono vengono conservati elementi e di una e dell'altra e non solo: in questo caso le tradizioni pagane si sono incontrate con quelle cristiane nel nuovo continente di conseguenza ai flussi migratori che lo popolarono e gli emigrati irlandesi che giunsero in America portarono con sé alcune superstizioni che nonostante tutto permangono per la gioia dei bambini: essi sostituirono la scultura di teste di rapa e di barbabietola con la zucca nominata "Jack-o-Lantern's"
( Jack era il ladro che avendo offeso sia il Demonio che Dio, da allora in poi venne escluso dal Paradiso e dall'Inferno condannato a girovagare per la terra fino al giorno del Giudizio Universale) e dando vita a feste in maschera.
In America le celebrazioni di Halloween recate dagli emigranti dell'Inghilterra settentrionale e custodite dalle classi più altolocate del New England, cominciarono a diffondersi intorno al 1870, grazie alla pubblicazione di articoli apparsi su periodici per bambini e signore: leggiamo un estratto dal The Godey's Lady's Book dell'ottobre del 1872 che fu sicuramente uno dei primi a trattarne:
HALLOWE'EN-- Il trascorrere del tempo ci ha ancora una volta condotti al mese in cui questa festività ricorre. Circa il giorno in sé non vi è nulla di notevole da segnalare, se non che da tempo quasi immemorabile All Hallow Eve, o Hallow-een, ha dato origine al tema della chiacchierata attorno al focolare e della storia pubblicata.
L'autore di questo articolo fornisce a malincuore un sunto della celebrazione descritta nel Robert Bums'"Hallowe'en" [ N.d.A. già citato sopra ] ( 1786, un poema scritto in dialetto scozzese che descrive con dovizia di particolari i riti divinatori e le immagini di Halloween in Scozia ) concludendo che la celebrazione ha semplicemente un carattere etnico appartenente ai "residenti inglesi, irlandesi, scozzesi e gallesi vecchio stile", 1
anche se i cattolici irlandesi preferiscono ricordare le radici delle celebrazioni come appartenenti all'accezione cristiana della festività.
John Masey Wright (1777-1866, artist) and Edward Scriven (1775-1841, engraver) illustration to Robert Burns'Halloween
anche se va detto che il rafforzarsi del potere della Chiesa Protestante fece sì che a poco a poco i rituali di Halloween fossero, con il finire dell'epoca vittoriana, allontanati.
Un'ultima curiosità prima di lasciarvi:
‘Mash o’Nine Sorts’ era uno dei piatti tradizionali per Halloween ancora popolare in alcune parti della Gran Bretagna fino alla fine del periodo vittoriano. Si faceva mescolando insieme 9 ingredienti diversi, tra cui purè di patate, carote, rape, pastinaca, porri bolliti, piselli, sale, pepe e burro. Alle riunioni di Halloween veniva tradizionalmente servito agli ospiti non sposati. La padrona di casa metteva la sua fede nuziale all'interno della zuppiera prima di portarla in tavola e la persona che la trovava nella propria porzione sarebbe stata la prossima a sposarsi.
... e se mi permettete ancora una !
The Dumb-Cake Baking engraved by William Finden in 1843.
Cuocere un 'Dumb Cake', conosciuto anche come 'Silent Cake' - dolce del silenzio - era un rito divinatorio tradizionale di Halloween popolare in tutta la Gran Bretagna per l'intero periodo vittoriano.
Vi era una grande varietà di rituali connessi con il 'Dumb Cake' ma gli elementi principali erano gli stessi. Diverse donne dovevano essere coinvolte nella preparazione della torta (una versione popolare sosteneva che solo 4 donne vi dovessero prendere parte). Ogni parte del procedimento doveva essere eseguita in completo silenzio. La torta doveva essere fatta con ingredienti molto semplici (farina, zucchero, sale, acqua che non doveva provenire da una sorgente) e poi impastata solo con il pollice sinistro; doveva essere cotta alla mezzanotte di Halloween e prendendo in considerazione la versione del rituale che coinvolge solo 4 donne, ovvero la più accreditata, essa prevedeva che una volta che la torta fosse cotta le donne avrebbero dovuto metterla su di un tavolo al centro della stanza, dividerla in 4 parti uguali, e porre ogni parte in un piatto distinto. Esse dovevano quindi mettersi nei 4 angoli della stanza, dopo aver fatto in modo che tutte le porte della casa fossero spalancate. La credenza voleva che lo spettro del futuro marito sarebbe apparso ad una o più delle donne per assaggiare la torta sul loro piatto.
Altre varianti vedevano coinvolto un gruppo più ampio di donne ognuna delle quali prendeva un pezzo di pasta della torta ancora da cuocere e vi incidesse le proprie iniziali insieme con quelle dell'amato. Quelle coppie le cui iniziali erano ancora visibili dopo la cottura si sarebbero sposate entro la fine dell'anno, mentre quelle le cui iniziali scomparivano avrebbero avuto un futuro infelice.2
Augurando a tutti voi di trascorrere dei sereni giorni di festa in famiglia, vi ringrazio sentitamente per tutto l'affetto che mai mancate di mostrarmi,
a presto ♥
Fonti bibliografiche:
A.M., Ruth Edna Kelley, The Book of Hallowe'en: The Origin and History of Halloween, Create Space Independent Publishing Platform, 2014;
Citazioni:
All traditions belonging to Halloween
literally get lost in the mists of time since they fimd they roots in the 'magic' Celtic world.
- picture 1 - ‘Halloween’ painted by James Elder Christie in the late 19th century.
To the ancient Celtic people, who knew their heyday on the British Isles (and the areas surrounding the Danube) between the IVth and the IIIrd century BC, the year began on the first day of the month of November with the harvest holiday known as Samhain or 'Sow it', as all the harvest had been gathered and was ready to be stored and used during winter, connotated from the cold, the darkness and the fear that it has always has been, ancestrally, bringing with it.
Therefore the night of its eve, or October 31st, the thin veil which divided the world of the living from that of the deads was believed was believ to become thinned even thinner, so slender as to leave penetrate the souls of the deads among us: bonfires and mask parades could guide and lead the way to the resurrected dead, but if the dead wwas feared, peopletryed to keep him out of the door, putting on the left side of the threshold, the food that could appease him.
- picture 2 on the left - Traditionally, therefore, what we now call Halloween is believed to be the moment when the supernatural world reached the height of his strength enough to exert its influence on the lives of ordinary people, belief that was living in the British Isles throughout the whole Victorian period, although with different characteristics at the level of folklore, from area to area; the residents of the Cambridgeshire Fens, for example, were perhaps the most fearful of what the night of October 31 could take with it and really took a lot of precautions against what they believed to be the forces of evil: in addition to leaving food the out of the door to satisfy the appetite of any witches who could come, they blocked all the locks with salt, made sure that all pets and the animals of the farm couldn't move, scattered willow branches outside of all the thresholds, and killed a rooster whose tail feathers were hung over the door of the stable.
Other Celtic costums are described in Rabbie Burns's poem "Hallowe'en", written in Scottish dialect in 1786, where it is said that on that night the fairies are dancing in the moonlight, while young people, roaming through the countryside, sing songs, tel spooky stories and make jokes, or participate in 'magic' games such as eating an apple while reciting an incantation watching, in the meanwhile, their reflection in a mirror, which would have revealed the face of their future love; in many parts of Britain for the children was usual to do a joyous folk parade through their villages, the evening of Halloween, showing the lanterns they had made, carving the vegetables originating from thier places such as turnips and beets, and sculpting on their surface gruesome expressions.
- picture 3 - ‘Halloween Frolics’ painted in the 1890s by James Elder Christie
Later the Church tried to Christianize these traditions changing November 1st in 'All Saints Day'Day and November 2nd in 'All Souls Day'the day dedicated to all the faithful departed; instead of leaving food out of the door for restless spirits or souls in pain, people were encouraged to give food to the poors, it was born the custom of giving to the needy small pies, called "Soul Cakes", and, indeed, it is believed to be the origin of the still common 'Trick-or-Treat' because as often happens when two cultures mix together, are retained elements of both of them and not only: in this case the pagan traditions met with the Christian ones in the New Continent accordingly the migration flows which populated it and Irish immigrants who came to America brought with them some superstitions which nevertheless remain to the delight of children: they replaced the 'head' sculptured in turnips and in beets with a pumpkin named"Jack-o-Lantern's"
- picture 4
(Jack was the thief who offended both the Devil and God, and from then he's excluded from Paradise and Hell, condemned to wander throughot the earth until the Day of Judgement) and giving birth to costume parties.
- picture 5
American Halloween celebrations brought by the emigrated from the north of England and kept by the upper classes of the New England, began to spread in the 1870s, with the publication of articles that appeared in magazines for children and women: let's read an excerpt from The Godey's Lady's Book of October 1872 that was definitely one of the first to deal with it:
HALLOWE'EN--Time in its ever-onward course, has once more brought us to the month in which this festival occurs. About the day itself there is nothing in any wise peculiar or worthy of notice, but since time almost immemorial All Hallow Eve, or Hallow-een, has formed the subject theme of fireside chat and published story.
The author of this article reluctantly provides his readers with a synopsis of the holiday as described in Robert Bums'"Hallowe'en" [ N.d.A.: as written above ] (1786, a poem in the Scottish dialect that describes in great detail the divination rites and images of Halloween in Scotland ), concluding that the celebration is simply an ethnic one "amongst the old-style English, Irish, Scotch and Welsh residents"1
even though Irish Catholics prefer to remember the roots of the celebrations as belonging to the Christian meaning of the holidays.
- picture 6 - John Masey Wright (1777-1866, artist) and Edward Scriven (1775-1841, engraver) illustration to Robert Burns' Halloween
Meanwhile in England, Queen Victoria had entered fully into the spirit of this tradition recognizing and making her own the annual procession with lighted torches which took place at Balmoral Castle
- picture 7
although it must be said that the strengthening of the power of the Protestant Church meant that gradually the rituals of Halloween were, with the end of the Victorian era, moved away.
One last thing before leaving you:
'Mash o'Nine Sorts' was one of the traditional dishes for Halloween still popular in some parts of Britain until the end of the Victorian period. He was made stirring together nine different ingredients, including mashed potatoes, carrots, turnips, parsnips, boiled leeks, peas, salt, pepper and butter. At the Halloween meeting it was traditionally served to unmarried guests. The hostess put her wedding ring inside the bowl before serving the soup and the person who found it in his portion would be the next to marry.
... and if you allow me, still one more !
- picture 8 - The Dumb-Cake Baking engraved by William Finden in 1843.
Baking a‘Dumb Cake’, also known as a ‘Silent Cake’, was a traditional Halloween divination ritual which was popular across Britain throughout the Victorian period.
There were a huge variety of rituals associated with the Dumb Cake but the main elements remained the same. Several women must be involved in each aspect of making the cake (a popular version held that just four women should take part). Every part of the process should be performed in complete silence. The cake should be made using very simple ingredients (flour, sugar, salt, and water which must not come from a spring) and then kneaded with only the left thumb. It must be baked at midnight on Halloween.
The version of the ritual involving only four women held that once the cake was baked the women should place it on a table in the very centre of the room, divide it into 4 equal portions, and each set a portion on a separate plate. The women should then stand in the 4 corners of the room, having first made sure all the doors in the house were wide open. The belief was that the spectre of their future husband would then appear to one or more of the women and try the cake on their dish.
Other variations involved a larger group of women who each took a lump of the dough, shaped it into their own small cake and marked it with their initials and those of their sweetheart. Those couples whose initials were still visible after baking would be married before the end of the year whereas those whose initials disappeared would be unfaithful and drift apart. 2
Wishing all of you to spend some peaceful holidays in family, I thank you very much for all the love that you never fail to show me and make me feel,
see you soon ♥
Bibliographic sources:
A.M., Ruth Edna Kelley, The Book of Hallowe'en: The Origin and History of Halloween, Create Space Independent Publishing Platform, 2014;
Quotations:
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