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Sophie A. Blanchard, the first amazon of the skies - THE VIRGIN WHO FELL FROM HEAVEN.

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Αndrai, dicea lo scritto, colà dove
La superba Giunone i nembi aduna;
Dove striscian le folgori di Giove
Bizzarramente, senza legge alcuna.

L’origine vedrai dei vari e tanti
Fenomeni che appaiono sovente;
Vedrai delle comete i fiammeggianti
Crini, spauracchio della bassa gente.




Vedrai le case di Saturno e Marte,
Numi di più che pessima natura,
Da cui, la terra a funestar, si parte
Ogni dolorosissima sciagura.

Vedrai assiso in luminoso trono
Il sovrano monarca degli Dei:
Gli stanno a lato le saette e il tuono
Che di sovente fan tremare i rei.


[...]


Di Venere vedrai l’οspizio infame;
Dagli uno sguardo in fretta, e passa avanti.
Essa presiede alle sfrenate brame
De‘ mal’accorti ed accecati amanti.

Feroci belve, animai mansueti
Incontrerai per l’obbliquo sentiero;
Colà li collocarono i Poeti
Coprendoli d’altissimo mistero.

Vedrai. .. che non vedrai? Tutte le stelle,
E le sorti che spandono nel mondo;
Potrai la giusta dimension di quelle,
Ed ogn’orbita lor scoprire a fondo.


Valerio da Pos, l'Astronomia da Poesie, Picotti, Venezia, 1822.




Era il luglio dell'anno 1811, i preparativi per celebrare il 42esimo compleanno dell'Imperatore Napoleone Bonaparte fervevano, sempre un genetliaco era un evento importante il cui festeggiamento andava programmato nei minimi dettagli, e Milano, capitale del Regno d'Italia che di tale accadimento doveva essere il luogo, stava vivendo questi ultimi giorni con trepidazione ...



[ A Sua Eccellenza il conte Vaccari, Ministro degli Interni  del Regno d'Italia ]

Parigi, 11 luglio 1811

Monsieur Le Count,

Madame Marie, vedova del celebre Aeronauta Blanchard, pensionato del governo francese, la stessa che ha fatto una così bella ascensione con il proprio pallone aerostatico durante la celebrazione il 23 giugno a St. Cloud, La signora si propone per effettuare a Milano il suo stesso esperimento il prossimo 15 agosto. Sua Altezza Imperiale il Principe Vice Re [ Eugenio di Beauharnais ], dal quale ha l'onore e l'autorità per portare avanti la proposta, trovandola degna e meritevole, mi ha affidata la responsabilità di trasmettere a Sua Eccellenza i risultati della mia conferenza con lei.
Madame Blanchard ha consegnato un memorandum dettagliato di nuovi suggerimenti.
Ho l'onore di trasmetterne copia a sua Eccellenza, perché possiate scegliere tra due buoni suggerimenti fatti da M.me Blanchard.
Il tempo??? Iniziare con il prepararsi ??? Mando questi a Vostra Eccellenza, trascritti da me stesso, affinché possiate acquisire familiarità con queste opzioni e attendo la vostra decisione immediata.
Siate certi, Monsieur Le Duke, della mia completa fiducia circa le vostre decisioni.

--------------------------------------------------------

Memo delle spese:
Per riempire un palloncino di 22 piedi di diametro, è necessario disporre di 2.400 chili di acido solforico.
L'anno scorso ho pagato F.18 per libbra, e quest'anno vale solo F.12. Suppongo di poterlo avere a questo stesso prezzo a Milano.

2.400lbs. di acido solforico al F.12 ........................................... ................................. 1.440
1.500lbs. di trucioli di ferro o limatura da foglio di ferro; la via che più mi soddisfa per tramite della quale portarli qui passa da Firenze ...
da cui si andrà a Milano ............................................ ........................................... 150

Con il trasporto del ferro che richiede anche un dispositivo pneumatico a pompa,
che è composto da 268ft. di tubo metallico bianco, nonché della palla del
palloncino con il suo ritorno a me come è necessario ........................................ ................... 850

Senza omettere 15 [bottiglie?] .... di brandy a F.20 per la fusione del tubo ......................... 300
Molto spesso è stata costretta a pagare per l'acqua ........................................ ................. 50
Nella nota ho messo .... per Lei ....................................... ................................................ 600
           Totale:................................................ ................... f.3.390

Se ve bene ... lo aggiungerò al conteggio di questo mese al fine di fornire un bilancio esatto sostenuto dalle entrate dei fornitori, e dovrò anche inviarvene uno relativo alle mie spese personali. O meglio ancora, se la Signora lo accettasse, potrebbero esserle dati direttamente f.4.600 comprensivi delle suddette spese, così come di quelle per il mio viaggio e di quello dei dignitari onorati, il giorno dopo la celebrazione.

[ Signor Marescalchi

Ministro degli Esteri ] 1

  

Sophie Blanchard era nata Marie Madeleine-Sophie Armant da genitori protestanti nel villaggio di Trois-Canon, vicino a La Rochelle. 

Poco si conosce della sua vita prima del matrimonio con Jean-Pierre Blanchard, primo aeronauta professionista della storia, per certo si sa che durante una malattia, nel 1778 Jean-Pierre fu affidato alle cure di una paesana infaticabile, una certa Madame Armant, che stava per portare a termine la propria gravidanza: se egli avesse avuta salva la vita, e se ella in grembo avesse portato una femmina, per gratitudine, una volta adulta, l'avrebbe presa in isposa, questa fu la sua promessa.

Blanchard aveva abbandonato la sua prima moglie, Victoire Lebrun, con i loro quattro figli per viaggiare in mongolfiera nei cieli di tutta l'Europa lasciandola vivere in condizioni di estrema povertà e fu così che nel 1794, già celebre in tutta l'Europa, 


facoltoso, ed ormai vedovo, mantenendo fede all'accordo pattuito anni prima, sposò la sedicenne Sophie, piccola, minuta, descritta come graziosa da taluni, mentre altri vedevano in lei un piccolo naso simile al becco di un uccello che le dava un aspetto 'tagliente'; dal carattere nervoso che la voleva facilmente soggiogata da spaventi, ella era terrorizzata dai rumori forti, come quelli emanati dalle carrozze in corsa, ma era a proprio agio e senza paura alcuna nell'aria, era più a suo agio nel cielo che sulla terra ferma

Che in una vita precedente fosse un uccello? Come fosse un falco, una colomba, o un cigno, ella desiderava volare di nuovo, ambendo di rompere i legami di un'esistenza puramente terrestre per fare ritorno alla sua casa nel cielo. Non si può dire che fisicamente fosse molto bella. Ma nell'aria era senza paura, viaggiando dove solo le aquile osavano e al suo tempo nessuno mai si era spinto. 2

Sophie compì la sua prima salita in un pallone aerostatico con Blanchard a Marsiglia il 27 dicembre del 1804 per poi salire verso il cielo altre 66 volte. 
Monsieur Blanchard era dotato di uno scarso senso degli affari per cui la coppia, da facoltosa, cadde presto in fallimento ed entrambi furono indotti a pensare che un'aeronauta femminile fosse una novità capace di attirare l'attenzione e quindi risolvere i loro problemi finanziari. Sophie fece una seconda salita con Blanchard e per la sua terza salita il 18 agosto 1805, ella decise di fare tutto da sola partendo dal giardino del Chiostro dei Giacobini in Tolosa.



Illustrazione che mostra il primo pallone aerostatico dell'inventore francese e aeronauta Jean-Pierre Blanchard (1753-1809), Parigi, Francia, 2 Marzo 1784.





Discesa del pallone ad idrogeno, con paracadute ed ali battenti, di Jean-Pierre Blanchard, il 2 marzo 1784, nei pressi di Parigi. Louis Figuier Merveilles de la Science, Les Aerostats, Parigi 1870.





La prima ascesa di Sophie Blanchard dal Champ de Mars, 24 giugno 1810.




Nel 1808, dopo aver volato sopra i cieli dell'Aia con la propria consorte, il 55enne Monsieur Blanchard venne colpito da un infarto che lo vincolò al letto e dal quale non si riprese più, spirando infine nei primi mesi dell'anno successivo.
Rimasta vedova giovanissima e sommersa dai debiti, Sophie non si arrese, cercò di condurre una vita il più frugale possibile portando comunque avanti in modo pionieristico il sogno del marito, risparmiando anche nella scelta del pallone su cui volare: la sua esile costituzione le consentì di utilizzare un piccolo pallone pieno di gas di idrogeno (o Charlière), capace di sollevare da terra un cesto poco più grande di una sedia, non era quindi necessario tutto il tessuto che occorreva per fabbricare una mongolfiera, e tanto meno il fuoco per mantenere elevata la temperatura dell'aria ivi contenuta, cui era stato sostituito il gas, per l'appunto.

Madame Sophie Blanchard divenne così una delle favorite di Napoleone ( e qui la storia ci lascia fantasticare sul significato che possiamo attribuire a questo termine, conoscendo inoltre l'indole dell'Imperatore dei Francesi ) il quale la fregiò del titolo di "Aéronaute des Fêtes Officielles" con la responsabilità di presenziare ad eventi ufficiali ( pensate che si dice che egli abbia anche elaborato piani per una invasione aerea d'Inghilterra condotta proprio dalla giovane Sophie !)

Ella compì salite per intrattenere Napoleone il 24 Giugno 1810 dal Champ de Mars a Parigi e alla celebrazione per il suo matrimonio con Maria Luisa d'Austria.


Per la nascita del figlio di Napoleone, 
Mme.Blanchard volò sopra Parigi per gettare dall'alto volantini che inneggiavano al lieto evento, si esibì durante la celebrazione ufficiale del suo battesimo al castello di Saint-Cloud il 23 giugno 1811 con uno spettacolo pirotecnico lanciato dal piccolo pallone ed ancora alla "Féte de l'Emperor" a Milano il 15 agosto 1811, volo del quale innanzitutto tengo a raccontarvi ...
I festeggiamenti cominciarono la mattina con la S.Messa in Duomo che celebrava una delle più antiche feste della tradizione cristiana, quella dell'Assunzione in Cielo della Beata Vergine, per concludersi, dopo parate, manovre militari e musiche d'orchestra  al tramonto con il volo di madame Blanchard presso il Castello Sforzesco 



Ancora a terra Sophie Blanchard lottava per controllare il suo pallone. In una giornata d'agosto già piuttosto ventosa, il vento si era alzato notevolmente nelle ore precedenti il suo volo. [...]
I giornali italiani stamparono una sua immagine che la immortala mentre si suppone fosse in procinto di decollare. In una incisione, ella appare abbigliata con un abito semplice, probabilmente di seta o mussola, con frange a metà petto e all'orlo. Sotto indossava una camicia a maniche lunghe, per il bene del pudore piuttosto che per tenersi caldo, e una camicetta (un tipo di Dickey per donna) le copriva il décolleté, dopo tutto ella avrebbe viaggiato in aria ad un'altitudine di molti piedi ! Con i suoi impenetrabili occhi scuri appariva statuaria, serena, nella sua piccola gondola decorata a prora con ghirlande di fiori. In effetti, era così piccola che era più simile ad una carrozzina. Apposto all'arco di pror vi era inoltre un medaglione dorato con l'immagine in bassorilievo di una dea, Demetra o Cerere (?) che stringe una falce in una mano e un fascio di grano nell'altra, con i numeri romani "XV" sotto in onore di Napoleone. 3


Gli astanti, dalla Corte Imperiale, ai dignitari di valore, alla folla di curiosi che le celebrazioni aveva richiamato, erano innervositi, non comprendevano questa sua esitazione, volevano andare oltre con le celebrazioni, con i balli che li avrebbero intrattenuti fino a tarda notte, stavano divenendo irrequieti ...


Sophie Blanchard ne aveva abbastanza. Avrebbe preferito cogliere le opportune occasioni offertele dal vento con il silenzio, senza ascoltare lo scagliarsi continuo di insulti che provenivano da persone ignoranti. Non potevano seguirla tra le nuvole! In un movimento rapido si chinò e  tagliò o strappò l'ultima corda  che l'ancorava alla terra. S'infilò in fretta nell'aria, poi, una corrente trasversale sfavorevole catturò il pallone e lo costrinse a volare costretto verso est, in direzione contraria al senso previsto. Da terra, per un momento sembrò che lei non potesse liberarsi della piazza. Su nel cielo, il vento soffiava più forte e sempre più forte mentre saliva, l'arrampicata, l'accelerazione, più in alto, e più veloce, la faceva sembrare una dea nel suo carro!
I fuochi d'artificio esplosero nel cielo notturno sopra il Castello Sforzesco, mentre la folla applaudiva freneticamente, "Brava, Madame Blanchard! Bravissima! "Con il tempo e la polvere si supponeva che avrebbe lasciato Il Forum Bonaparte come una stella cadente. Pochi minuti dopo, né l'illuminazione dei fuochi d'artificio, né la luce della luna poterono permettere di vedere Sophie Blanchard nel suo pallone nel cielo di Milano. 4


Sophie volava nel cielo, libera ormai dalla voce della folla, ma sospinta da una corrente che la stava conducendo nella direzione opposta, il volo avrebbe dovuto concludersi a Torino, ma dopo pochi minuti di volo ella intravide il mare e quello che pensò essere l'Appennino Ligure ... il suo viaggio stava diventando più lungo del previsto e la quantità d'idrogeno con cui era stato gonfiato il suo pallone aerostatico non sarebbe stata sufficiente per condurla sulla costa ... stava perdendo quota in mezzo ai boschi nell'entroterra ligure ...




Lago del Brugneto, Alta Val Trebbia



Sopra le valli solcate dei fiumi Ticino e Po a sud ovest di Milano, il pallone aerostatico e la piccola culla spingevano Sophie Blanchard in alto e sempre più su. Senza zavorra di sabbia ella aveva dovuto calcolare la quantità di idrogeno necessaria affinché il suo pallone non salisse troppo in alto grazie al diminuire della pressione dell'aria. Ella accolse questa sfida con il suo abituale sangue freddo ... che coraggio! Se fosse salita troppo in alto e troppo in fretta, avrebbe potuto subire un parossismo atmosferico, un "rapimento delle nuvole" a causa della mancanza di ossigeno, con conseguente perdita di coscienza e con probabilità di decesso. Si stima che abbia superato i 9.000 ft. (2.800 metri) e a quelle altezze rarefatte, è anche molto freddo. Inoltre, ella volava ad una velocità media di 80-90 miglia all'ora, per cui l'alta quota, accoppiata con il vento gelido rappresentava per Sophie un elevato rischio di congelamento, ma l'aeronauta intrepida, dopo aver accelerato la sua partenza, abbigliata con i leggeri abiti in stile Impero, senza nemmeno uno scialle, sfidava gli elementi dell'Italia del Nord, indosso aveva poco più che le piume della sua anima per stare al caldo. 5


Frattanto nel villaggio di Montebruno






facente parte del paese di Torriglia (Genova),




Torriglia, Alta Val Trebbia




i paesani si stavano riunendo in chiesa per celebrare la Festività dell'Assunzione della Beata Vergine in Cielo - erano le ventuno - quando videro veleggiare e cadere lentamente nel bosco detto Friccea, una donna vestita di bianco ... la maggior parte di loro pensò che la Madonna si stesse manifestando per la seconda volta; racconta infatti lo storico Ferrero:

E’ utile rammentare che a Montebruno si era verificata, nel 1478, l’apparizione della Vergine e che, in memoria del fatto, era stato dedicato a Lei un grandioso tempio con annesso convento retto dagli Agostiniani.


Madame Blanchard aveva trovato il modo di atterrare tra le fronde di un albero che accolse la sua gondola di vimini tra i suoi rami, dove ella finalmente si addormentò.

All'alba del giorno dopo i paesani cercarono il luogo dove presumevano la sera prima fosse apparsa la Madonna e, quando raggiunsero la giovane 'aeronauta', le posero le più stravaganti domande ... ella non era in grado di rispondere, non comprendeva la loro lingua, cercava di spiegare loro chi era, ma lo faceva in una lingua che per loro era del tutto nuova, cosa che accresceva il loro stupore, la loro incertezza, il loro timore reverenziale, la loro devozione, la fede in un nuovo prodigio  ... si persuadevano sempre più di avere innanzi una creatura celestiale ... accorse infine anche il sindaco il quale, conoscendo il francese, giunse a chiarire la cosa ed ospitò Madame Blanchard per due giorni, facendola accompagnare a Genova da una lettera che l'avrebbe presentata ad alcuni suoi connazionali che facevano parte della Giunta Comunale.

Purtroppo passeranno solo pochi anni prima che Sophie Blanchard raggiunga le volte celesti, una volta per tutte, senza più fare ritorno ... Probabilmente, ci suggerisce Michael Kassor, autore del racconto THE VIRGIN WHO FELL FROM HEAVEN, fu Depuis Delcourt colui che meglio descrisse il tragico episodio che condusse irrimediabilmente alla morte dell'ormai famosa ed amata M.me Blanchard, in occasione del sesto anniversario della sua morte sulla rivista "Le Nature":

Era la sera del 6 Luglio 1819. Vi era una grande festa allo splendido giardino di Tivoli dove gli alberi secolari sono oggi rimpiazzati dalle volte vetrate e dai numerosi binari della stazione di Saint-Lazare. La folla è numerosa e brillante; gioiosa dal piacere, attornia il prato dove M.me Blanchard sta per elevarsi portando con essa un fuoco d’artificio. Giovane ancora, piacevole e di taglia minuta, M.me Blanchard è amata e rispettata da tutti. Ma soprattutto perché essa si adoperava per piacere. E quel giorno aveva preparata una sorpresa agli ammiratori del suo talento: oltre alle fiamme dei bengala ed alla pioggia d’oro sospesa sotto il suo pallone, essa portava nella sua navicella, con una miccia accesa per poter infiammare, un secondo fuoco d’artificio attaccato ad un paracadute. Quando essa l’avrebbe lanciato dall’alto, i poveri diavoli che non avevano potuto pagare l’ingresso e si addossavano al di fuori delle porte di Tivoli, avrebbero gioito dello spettacolo. La musica suonò una fanfara, i fuochi artificiali fiammeggiavano e Sophie Blanchard si elevò in una apoteosi. Le fiamme blu illuminavano la viaggiatrice. Dopo, come per magia, altre fiamme azzurre si accesero al di sotto del suo aerostato. Infine il rumore ed il fuoco rimbombarono ed illuminarono la terra e il cielo. Vi fu un momento di calma. Tutta la gente la guardava. Essa aveva in una mano il paracadute e dall’altra la miccia accesa. Un lampo apparve nella navicella. L’aeronauta lasciò la miccia e, a due riprese, trattenne il collo del globo di seta contro il suo petto, quando un alto sprizzo di fiamma si sprigionò dalla parte superiore dell’aerostato. “Che bello! Che bello! Viva madame Blanchard!”. Mentre la folla applaudiva, si vide il pallone scendere lasciandosi dietro una scia luminosa.“Mio Dio! Sta bruciando!” Esso illuminò Parigi come un fanale luminoso e mobile. Madame Blanchard non seppe come domare l’incendio. Con calma essa preparò la sua discesa. Il vento la trasportava sul vasto giardino che a quel tempo occupava la parte posteriore di Via della Provenza. Il gas mise un certo tempo a bruciare. L’aerostato non discese troppo velocemente, essa poteva ancora salvarsi ? “TIENIMI !” Gridava. Ed il suo piccolo guscio toccò un tetto dolcemente. Scivolò. Nulla era ancora perduto. Un arpione di ferro la agganciò, ma malauguratamente si piegò e la capovolse. Madame Blanchard precipitò sulla strada. 
La morte fu istantanea. 6






L'epitaffio inciso sulla sua lapide cita:

"Victime de son Art et de son Intrepidite"7




Ringrazio sentitamente l'amico Michael Kassor per avermi messa a conoscenza di questa storia che riguarda la mia terra, ma che ignoravo totalmente prima di leggere il suo meraviglioso racconto, e spero anche oggi di avervi trasmesso nella lettura lo stesso entusiasmo con cui ho approfondito tale affascinante argomento sulla vita di questa intraprendente e grintosa Madame vissuta nella Francia dei primi anni del XIX secolo, praticamente contemporanea di Jane Austen in Inghilterra, ma impegnata in una vita ben più movimentata.


Vi abbraccio tutti con sincero affetto e sentita riconoscenza dandovi appuntamento   


a presto 













FONTI BIBLIOGRAFICHE:


Michael E. Kassor, THE VIRGIN WHO FELL FROM HEAVEN, from BENEATH THE ITALIAN MOON, Copyright 2007;

La strana storia di Sophie Blanchard e Montebruno;

Sophie Armant Blanchard;

Sophie Blanchard, amazzone del cielo in Val Trebbia.





CITAZIONI:


1 - Michael E. Kassor, THE VIRGIN WHO FELL FROM HEAVEN, from BENEATH THE ITALIAN MOON, Copyright 2007, pag. 9;

2 - Micheal E.Kassor, op.cit., pag 10; 

3 - Ibidem, pag. 20; 

4 - Ibid., pag. 21;

5 - Ibid., pag. 25; 

6 - Ibid., pag. 34; 

7 - Ibid., pag. 34.






IN MERITO AL VINCITORE DEL GIVEAWAY:



Il vincitore, anzi la vincitrice del primo Giveaway di My little old worldè Cheryl del blog  Homespun Devotion, che ha espresso preferenza per il segnalibro con l'immagine dell'Imperatrice Elisabetta d'Austria, ma avendoli creati entrambi esclusivamente per voi ed essendo in molti a non aver espresso preferenza ho proceduto alla nomina di un'altra vincitrice, cui va quello con il ritratto della Regina Vittoria, Roxy del blog From Glory to Glory, congratulazioni ad entrambe !
Contattatemi quanto prima per comunicarmi il vostro indirizzo, vi spedirò il mio piccolo dono entro la prossima settimana, grazie ancora a tutti voi !










You'll go, said the writing, where 
The superb Juno the clouds troops;
Where the thunderbolts of Jupiter crawles
Bizarrely, without any law.

The origin, you'll see, of the various and many
Phenomena that frequently appear;
You'll see of the comets the flaming
Horsehair, bogey of low people.




- picture 1 - Sophie Blanchard ascending above Milan on August 15th, 1811, the day of the 42nd birthday of Napoleon Bonaparte. Picture by Luigi Rados (from the United States Library of Congress).




You'll see the houses of Saturn and Mars,
Deities of more than bad nature,
From which, on the earth to ruin, it comes
Every painful tragedy.

You'll see seated on His bright throne
The sovereign monarch of the Gods:
By His side there are arrows and the thunder
Which often they make tremble guilty people.
[...]
Of Venus you'll see the infamous hospice;
Just have a look in a hurry, and go forward.
It presides over the unbridled lusts
of the bad awareand and blinded lovers.

Wild beasts, meek animals
You will meet along the oblique path;
There put them the Poets
Covering them of very great mystery.

You'll see. .. What won't you see? All the stars,
And the fate they shed in the world;
You could the right dimension of them,
And their orbit understand in the deep.



Valerio da Pos, l'Astronomia da Poesie, Picotti, Venezia, 1822.




It was July of 1811, the preparations to celebrate the 42nd birthday of Emperor Napoleon Bonaparte were intense, always a birthday was an important event, the celebration of which had to be planned in detail, and Milan, capital of the Kingdom of Italy, that in this occurrence was to be the place, was living these last few days with trepidation ...


Monsieur Le Count,

Madame Marie, Widow of the celebrated Aeronaut Blanchard, pensioner of the French Government, the same who made so beautiful an aerostatique ascension during the celebration on June 23rd. at St. Cloud, La Madame proposes to render unto Milan her same experiment next August 15th. His Imperial Highness The Prince Vice-King [Eugene de Beauharnais], from whom she has the honor and authority to carry forth the proposition, finding it worthy and deserving, has charged me with the responsibility of conveying to Your Excellency the results of my conference with her.
Madame Blanchard has delivered a detailed Memorandum of new suggestions.
I have the honor to transmit copies to Your Excellency, for you to choose between two good suggestions made by M.me Blanchard.
The time??? Commence to advance??? I send these to Your Excellency, transcribed by myself, to acquaint you with these options and await your immediate decision.
Accept, Monsieur Le Duke, my assurance of your decisions.

-------------------------------------------------------

Memo of expenses:
To fill a Balloon of 22 diameter feet, it is necessary to have 2.400 pounds of sulfuric acid.
The last year I paid f.18 per pound, and this year it is worth only f.12. I suppose I can receive the same price at Milan.

2.400lbs. of sulfuric acid at f.12............................................................................1.440
1.500lbs. of waste iron turnings or sheet-iron filings; the turnings suiting
me better, I am obliged to take them here. En route from Florence...
whereto it will go to Milan.......................................................................................150

With the transportation of the iron she also requires one pneumatic-pump device,
that is composed from 268ft. of white metal tubing, as well as the Ball of the
balloon with its return to me as it is necessary...........................................................850
Without fail 15 [bottles?].... of brandy at f.20 for the pipe, smelting.........................300
Very often she was obliged to pay for the water.........................................................50
In the memo I put....for Her .......................................................................................600
Total:...................................................................f.3.390

If so... I will add it to this month’s tally and provide an exact budget supported by the receipts of the suppliers, and I will also send one for you to consider for my personal expenditures. Or better yet, if the Lady’s is acceptable, may you not give f.4.600 if the above expenses be understood, as well as for those of my trip and honored dignitaries, the day after the celebration.

[Signor Marescalchi



Minister of The Exterior] 1



Sophie Blanchard was born Marie-Madeleine Sophie Armant from Protestant parents in the village of Trois-Canon, near La Rochelle.
Little is known about her life before the marriage with Jean-Pierre Blanchard, the first professional aeronaut of history, for sure it's known that during an illness, in 1778, Jean-Pierre was in the care of an indefatigable contrywoman, a certain Madame Armant, which was about to complete her pregnancy: if he had saved his life, and if she was carried in her lap a female, for gratitude, once grown up, he would have taken her in marriage, this was his promise.
Blanchard had abandoned his first wife, Victoire Lebrun, with their four children to travel in a balloon in the skies across the whole Europe, leaving them in extreme poverty, and so it was that in 1794, already famous throughout Europe,


- picture 2 on the left -wealthy, and now a widower, keeping faith to the agreement dating back to years ago, he married the sixteen year old Sophie, small, pretty as described by some, while others saw in her a small nose like the beak of a bird which gave her a 'sharp' appearance;  with a nervous disposition that wanted her easily subdued by fear, she was terrified by loud noises, such as those issued by speeding cars, but she felt comfortable and without any fear in the air, she felt more safe in the sky than on the solid ground.

Perhaps in a previous life she was a bird? Like a hawk, or a dove, or a swan, she longed to fly again, yearning to break the bonds of a purely terrestrial existence and return to her home in the sky. It cannot be recounted that she was very physically beautiful. But in the air she was fearless, sailing where only eagles dared and in her time without equal.


Sophie made her first ascent in a balloon with Blanchard in Marseille on December 27th, 1804, and will fly for 66 times again.
Monsieur Blanchard was equipped with little business sense and the couple, from wealthy, soon fell into bankruptcy and both were led to believe that an aeronaut woman was a novelty that will have attract attention and then will have solved their financial problems. Sophie made a second ascent with Blanchard and for her third ascent on August 18th, 1805, she decided to do it all by herself, starting from the garden of the Cloister of the Jacobins in Toulouse.




- picture 3 - Illustration showing the first balloon ascent of the French inventor and aeronaut Jean-Pierre Blanchard (1753-1809), Paris, France, March 2nd, 1784.


- picture 4 - Descent of Jean-Pierre Blanchard's hydrogen balloon, 2 March 1784, near Paris. Balloon with parachute and flapping wings. Louis Figuier Merveilles de la Science, Les Aerostats, Paris, 1870.


- picture 5 - Balloon ascent of Madame Sophie Blanchard on the Field of Mars




In 1808, after flying over the skies of the Hague with his wife, the 55 year-old Monsieur Blanchard was struck by a heart attack that coerced him to his bed and from which he never recovered, finally expiring in the first months of the following year.
Remained a young widow and submerged by debts, Sophie didn't give up, tried to lead a life as frugal as she can still going on in pioneering  the dream of her husband, also saving in the choice of the ball on which to fly: her slight constitution allowed her to use a small balloon filled with hydrogen gas (or Charlière), able to lift off the ground a basket little bigger than a chair, it was not necessary all the fabric that it was necessary to manufacture a hot-air balloon, much less fire to maintain high the air temperature therein, which had been replaced by the gas, to be precise.

Madame Sophie Blanchard became one of Napoleon's favorite (and here History leaves us to fantasize about the meaning that we can attribute to this term, also knowing the character of the Emperor of the French) who will frieze her with the title of "Aéronaute des Fêtes officielles "with the responsibility to attend official events ( just think that it is said that he has also developed plans for an airborne invasion of England led by the young Sophie!)

She performed ascents to entertain Napoleon on June 24th, 1810 from the Champ de Mars in Paris and during the celebration of his marriage to Marie Louise of Austria.

- picture 7 on the right - For the birth of the son of Napoleon, Mme.Blanchard flew over from Paris to throw leaflets praising the happy event, she performed during the official celebration of his baptism at the Castle of Saint-Cloud, on June 23rd, 1811 with a fireworks display launched from the small balloon and even at the "Fete de l'Emperor" in Milan on August 15th, 1811, that is what I first want to tell you about ...
The celebrations began in the morning with the Mass in the Cathedral celebrating one of the oldest festivals of the Christian tradition, the Assumption into Heaven of the Blessed Virgin, and ended after parades, military maneuvers and orchestral music at the sunset with the flight of Madame Blanchard by the Castello Sforzesco.


Still on the ground Sophie Blanchard struggled to control her balloon. On an already breezy August day, the wind had picked up considerably in the hours before her flight.[...]
The Italian newspapers printed a picture of Sophie Blanchard as she is supposed to have looked the moment of lift-off. In one engraving, she is adorned in a plain gown, probably of silk or muslin, fringed at mid-bosom and hem. Underneath, she wore a long-sleeved chemise, for the sake of modesty rather than warmth, and a chemisette (a type of woman’s dickey) covered her décolletage—after all—she would be traveling thousands of feet in the air! With her dark impenetrable eyes she stood statuesque, serene, in her tiny gondola decked with floral bowers. Indeed, it was so small it was more like a baby carriage. Affixed to the front bow was a gilt medallion in bas-relief with the image of a goddess, Demeter or Ceres (?) clutching a scythe in one hand and corn stalks in the other, with the Roman numerals “XV” underneath in honor of Napoleon. 3

The bystanders, from the Imperial Court, to the dignitaries of value, to the crowd of onlookers that the celebrations had called, were all nervous, they did not understand what her hesitation was due to, they wanted to go further with the celebrations, with the dances that they'd entertained them until late at night, they were becoming restless ...


Sophie Blanchard had had enough. She would rather take her chances with the silent, inopportune wind than listen to the continued hurling of ignorant insults. They could not follow her into the clouds! In one swift motion she bent down and cut—or ripped loose—the last remaining rope holding her to Earth. She spun up into the air quickly, then, an unfavorable cross- current caught the balloon and forced it eastward—contrary to the direction expected. From the ground, for a moment it looked as if she may not clear The Forum. Up in the sky, the wind blew stronger and stronger as she ascended, climbing, accelerating, higher, and faster—a goddess in her chariot!  
The fireworks exploded in the night sky above the Castle of Sforza and the crowd cheered wildly, “Brava, Madame Blanchard! Bravissima!” By the time the dust had settled she’d cleared The Bonaparte Forum like a shooting star. After that, within minutes, neither by the illumination of the fireworks nor the light of the moon could Sophie Blanchard or her balloon be seen in the heavens of Milan.


Sophie was flying in the sky, now free from the voices of the crowd, but driven by a current that was leading her in the opposite direction, the flight was due to end in Turin, but after a few minutes of flight, she caught a glimpse of the sea and what she thought to be the 'Ligurian Apennines' ... her journey was becoming longer than expected and the amount of hydrogen which had been inflated into her balloon wouldn't have been sufficient to lead her on the coast ... she was losing altitude in the woods of the Ligurian hinterland ...




- picture 8 - Brugneto Lake, Alta Val Trebbia




Over the valleys of the Ticino and Po rivers southwest of Milan the balloon and tiny cradle suspending Sophie Blanchard aloft continued to ascend. Without sand ballast she had had to calculate the amount of hydrogen in her balloon so that she could estimate the altitude at which she would stop rising because of the decreasing air pressure. She met this challenge with her accustomed sang-froid; what guts! If she rose too high, too quickly, she could suffer an atmospheric paroxysm, a “rapture of the clouds” because of the lack of oxygen, resulting in unconsciousness and, possibly, death.  It is estimated she went above 9,000 ft. (2,800 meters+), at those rarefied heights, it is also freezing cold. Plus, she was flying at a mean speed of 80-90 miles per hour. Therefore, the high altitude coupled with the wind chill and she risked being flash-frozen in the upper atmosphere. The intrepid aeronaut, having hastened her departure, dressed in light Empire period clothing, without so much as a shawl, braved the Northern Italian elements clothed in little more than the feathers of her soul to keep her warm.


Meanwhile in the village of Montebruno,




- picture 9


- picture 10




part of the town of Torriglia (Genoa),




- picture 11




the villagers were gathering in the church to celebrate the Assumption of the Blessed Virgin in Heaven - it was nine p.m. - when they saw sailing and slowly fall in the woodland called Friccea, a woman dressed in white ... most of them thought of Our Lady who was appearing for the second time; the historian Ferrero tells us:


It's useful to recall that in Montebruno occurred, in 1478, the apparition of the Virgin and that, in memory of that fact, had been dedicated to Her a magnificent temple with adjoining a convent governed by the Augustinians.




- picture 12




Madame Blanchard had found a way to land among the branches of a tree that greeted her wicker gondola amongst its branches, where she finally fell asleep.

At the dawn of the following day some peasans sought the place where it was assumed the night before Our Lady appeared, and when they reached the young 'aeronaut', they asked her the most extravagant questions ... she was not able to answer, she didn't understand their language, she tried to explain them who she was, but she did it in a language that was totally new for them, something which increased their astonishment, their uncertainty, their awe, their devotion, their faith in a new prodigy ... they were persuaded more and more to have in front of them a heavenly creature ... finally the mayor reached them and,  knowing French, he came to clarify the matter and Madame Blanchard was hosted at his home for two days, writing a letter which to accompany her with in Genoa, a letter that she would have present to some compatriots of hers belonging to the City Council.

Unfortunately Sophie Blanchard passed away only a few years latrer, she'll reach the Celestial Times, once for all, with no  return ... Probably, suggests Michael E.Kassor, author of the story THE VIRGIN WHO FELL FROM HEAVEN, it was Depuis Delcourt who best described the tragic event that irrevocably led to the death of the now famous and beloved Mme Blanchard, on the occasion of the sixth anniversary of her death among the pages of the journal "The Nature":


“It was on the evening of the 6th of July 1819.  There was a grand festival at the splendid Tivoli Gardens. (In a section where today the rows of trees have been replaced by the glass facade leading to the Saint-Lazare station and railroad tracks.) The crowd was numerous and scintillating; festive and happy. They waited in the surrounding meadow where Madame Blanchard would ascend, taking with her fireworks. She was still young, delightful, and petite. M.me Blanchard was loved and respected by everyone.
Particularly, above all, she always did her utmost to please her audience. And that day she had prepared a surprise for her admirers; a specialty of hers: In addition to making it rain gold she would set off Bengal Lights suspended beneath her balloon, for which purpose she took a burning fuse on a long pole in her carriage with her so that she could ignite them. When she cast these out a secondary explosion of fireworks would occur as they descended on their own parachutes. Yes, when she jettisoned these, the poor devils who had to stay outside the gates because they couldn’t afford the price of admission could also enjoy the spectacular show. 
The music sounded a fanfare, the fireworks exploded and Sophie rose in an apotheosis. Blue flames illuminated the traveller. After this—like magic—other blue flames were seen under her balloon. And finally, in a finale, sounds and explosions echoed and lit-up the earth and sky.
There was a moment of calm. Everyone was watching what she would do next. She had in one hand another parachute and in the other the smoldering fuse. A sudden ‘flash’ came from her carriage. The areonaut dropped the fuse, and twice she pulled the collar of the balloon against her breast, when above her another jet of flame sprang out of the balloon above her.
‘How beautiful! How beautiful! Viva Madame Blanchard!’
Meanwhile, as the crowd applauded and watched, the balloon began falling from the luminescent night sky.
‘My God! She’s burning!’
In moving, she lit-up Paris like a searchlight. Madame Blanchard couldn’t quell the fire. With composure she prepared to land. The wind had transported her beyond the vast garden (which at that time included the back portion of the Rue de Provence) The escaping gas would take a certain amount of time to burn off. The balloon was not falling rapidly, maybe she could still save herself?

‘HOLD ME!’ She cried. And her tiny carriage touched down gently upon a rooftop. All was not lost, yet. The shell of her balloon had caught on an ornamental iron rod. But, at last the rod bent. Madame Blanchard fell to the street below. She was killed instantly.





- picture 13





The epithaph carved on her tomb reads: 


"A Martyr of her Art and Fearlessness" 7 





I wholeheartdly thank the dear friend Michael Kassor who made me aware of this story about my land, which I ignored completely before reading his wonderful story, and I hope today to have transmitted in reading the same enthusiasm with which I studied this fascinating topic on the life of this enterprising and gritty Madame who lived in France in the early XIXth, almost contemporary of Jane Austen in England, but engaged in a much more exciting life.


I embrace you all with heartfelt love and gratitude, 



see you soon 












BIBLIOGRAPHIC SOURCES:


Michael E. Kassor, THE VIRGIN WHO FELL FROM HEAVEN, from BENEATH THE ITALIAN MOON, Copyright 2007;








QUOTATIONS:


1 - Michael E. Kassor, THE VIRGIN WHO FELL FROM HEAVEN, from BENEATH THE ITALIAN MOON, Copyright 2007, page 9;

2 - Micheal E.Kassor, op.cit., page 10; 

3 - Ibidem, page 20; 

4 - Ibid., page 21;

5 - Ibid., page 25; 

6 - Ibid., page 34; 

7 - Ibid., page 34.






AS FOR THE WINNER OF THE GIVEAWAY:

The winner of the first Giveaway of My little old world isCherylat the blogHomespun Devotion, who expressed a preference for the bookmark with the image of Empress Elisabeth of Austria, but having created both of them exclusively for you and being you in many having not expressed a preference I proceeded to appoint another winner, who has won the one with the portrait of Queen Victoria, Roxyat the blog From Glory to Glory, congratulations to both of you !
Contact me as soon as possible to let me know your address, I'll send my little gift within next week, thanks again to you all !



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