Ad attenderle su di un palco prenotato tre gentlemen che bene le conoscevano e che ambivano alla loro compagnia. Miss Stella Boulton e Mrs Fanny Graham erano due attrici di operette e di parodie e si stavano concretando come le stelle del firmamento di quella sera di primavera: erano legate da un rapporto speciale, non comune, da un affetto simile a quello che unisce due sorelle e daun destino che aveva voluto che entrambe nascessero del sesso sbagliato - facevano parte di quelle che al tempo erano definite Mary-Annes, Marianne,oppure He-She Ladies, ovvero uomini travestiti.
Erano uomini, ma avevano fattezze femminili, voci e gusti femminei, non sembravano assolutamente essere uomini... la loro era una malattia conosciuta oggi come ermafroditismo...
Questi uomini sembravano essere molto sfortunati,
poiché nonostante vestissero abiti maschili essi
erano sempre scambiati per donne
e se agghindati come dettato dal gentil sesso, erano sempre
scambiati per uomini. In tali sfortunate circostanze,
cosa rimaneva loro da fare?
Extraordinary Revelations 2
Ma la Londra Vittoriana non li vedeva come persone svantaggiate, sventurate, sofferenti: agli occhi della gente altolocata, agli occhi della gente ‘per bene’, essi erano nient’altro che sodomiti.
Non era di certo una vita facile quella che si trovavano a condurre le persone che appartenevano a questa categoria poiché la legge del tempo, intrisa di moralismo puritano, non solo non accettava che si contravvenisse a quanto dettato dalle Sacre Scritture, ma giudicava al carcere a vita, ai lavori forzati, se non all’impiccagione, chi veniva riconosciuto come un uomo che, con abiti femminili, si aggirava per le strade della città, anche se con la complicità del buio… non vi era alcun bisogno di cogliere in flagrante anche chi faceva la vita di strada, vi era sempre qualcosa che tradiva l’aspetto o gli atteggiamenti di questi uomini effeminati che sceglievano di condurre la vita al femminile ed i poliziotti più esperti lo sapevano. Lo sapevano e non se li lasciavano sfuggire: li conducevano in gattabuia e, dopo una notte trascorsa in cella, venivano giudicati alla luce di un attento esame condotto sul loro corpo che doveva confermare o meno i sospetti di chi li aveva arrestati e, se ritenuti colpevoli, veniva fissata la data del processo che si sarebbe tenuto mesi e mesi dopo.
La sodomia era duramente condannata e chi la praticava, pur prendendo tutte le cautele necessarie per agire lontano dagli occhi della gente comune, qualora veniva scoperto non aveva più pace.
E così accadde anche a queste due povere giovani… ‘sbagliate’ che avevano cercato comunque di arrangiarsi e, alla fine di un percorso tortuoso, talvolta non scevro di affanni e lacrime, erano riuscite ad accettare la loro natura per condurre una vita il più dignitosa possibile.
Alloggiavano in una delle stanze che Miss Martha Stacey affittava nella sua lodging house a Bloombsbury in Wakefield Street, uno di quegli alberghi dove trovavano ricovero gli orfani e gli indigenti e rappresentava un luogo discreto per chi conduceva un lavoro che contrastava con la morale vigente, appunto.
E perciò ben poco durò il successo di queste ‘leggiadre fanciulle’ che precipitarono dall’apice del consenso e del plauso in ambito sociale allo scandalo, divenendo coloro che scioccarono la Londra vittoriana.
Quella stessa sera, all’uscita dal teatro, vennero infatti arrestate e, mentre, tra singhiozzi, attendevano tra le malsane pareti del carcere il trascorrere della notte implorando clemenza al Cielo, il detective Chamberlain, che già da giorni le aveva notate e le sorvegliava, profanava la loro stanza prendendo possesso dei loro averi, delle cose che caramente custodivano e delle loro mises, che usavano per la vita che impersonavano non solo sul palco, ma anche in mezzo alla gente, per quella vita che fingevano nella realtà.
STELLA - IMMAGINE 3 – Ernest Boulton era nato nel freddo dicembre del 1848 e mostrò già da subito una certa fragilità di costituzione ed una delicatezza di temperamento, tratti poco consoni al sesso maschile. Ma la madre, Mary Ann, amava questo suo primogenito così grazioso, capace di cantare prima di parlare, con una prestigiosa voce da soprano, ed ambizioso di vestire abiti femminili per impersonare ruoli femminili, dimostrando così una precoce propensione per la recitazione. Costei lo vedeva diverso dagli altri bambini della sua età, ma questa sua diversità lo rendeva ai suoi occhi ben più pregevole di chiunque altro. Ernest era davvero eccezionale, voleva cantare e recitare e questo fu il futuro che scelse già da ragazzino, impersonando ruoli femminili nelle commedie shakespeariane. Il precipitare della situazione economica familiare indusse Mr Boulton a costringere il figlio maggiore a trovarsi un lavoro redditizio che potesse essere di supporto alla famiglia. E fu così che Ernest divenne un impiegato alla London and County Bank, ma questa sistemazione non poté protrarsi che per alcuni mesi, poiché il ragazzo, poco più che diciottenne, cominciò con il deperire e perdere del tutto la già flebile salute. I genitori non poterono fare altro che arrendersi all’evidenza e lasciare che il figlio tornasse alla vita che prediligeva, a quella della recitazione, e quindi Ernest divenne, a poco a poco, Stella, quella Stella che tanti uomini amavano incontrare di nascosto nei parchi londinesi con la complicità dell’oscurità della notte, quella Stella che applaudivano sul palco, quella Stella a cui nessuno non poteva mancare di lanciare un fiore. Mrs Boulton, soprattutto, non solo accettò questa debolezza del figlio, ma ne divenne complice prestandogli abiti, acquistandoli al posto suo, cucendoli per lui e chiamandolo Stella quando in casa si riuniva con gli ‘amici’.
FANNY – IMMAGINE 4– La vita per Frederick William Park fu già da subito molto più complessa e difficile rispetto a quella di Ernest-Stella nonostante fosse nato in una famiglia facoltosa (il padre Alexander era un avvocato): ultimo di dodici figli, perse la madre all’età di tre anni, tre fratelli e due sorelle che mai conobbe e fu allevato dall’anziana nurse Mary Batson, già istitutrice di Mrs William Park, al numero 35 di Wimpole Street in quella che si poteva definire palesemente una casa al femminile, poiché, contando anche la servitù, vi erano almeno tredici donne, contro tre uomini e due ragazzi. Il padre, un avvocato di successo, era quasi sempre assente durante il giorno, e quando era a casa si chiudeva nel proprio studio, lasciando Frederick, chiamato Freddy, in compagnia del fratello maggiore Harry e delle sorelle. Non fu facile per Freddy ammettere di essere sempre stato in cuor suo Fanny; più volte cercò di negarlo anche a sé stesso, ma la sua natura era quella, gli piaceva stare in compagnia delle sorelle condividendo le loro attività ricreative, amava cantare, danzare, recitare, ed abbigliarsi in modo curioso ed eccentrico, soprattutto aveva l’ambizione di indossare abiti femminili. Non accettò con serenità questa sua diversità, si sentì sempre una sorta di ‘brutto anatroccolo’ per tutti, ma non per Harry. Inspiegabilmente il padre scelse di farlo educare a casa, come le sorelle, e dalla loro stessa governante, contrariamente a come aveva fatto per gli altri figli maschi che frequentarono scuole private; il che persuase il giovinetto sempre più della sua inadeguatezza e mancanza di mascolinità e, una volta divenuto ragazzo, il padre volle che intraprendesse la sua stessa carriera. Lo mandò quindi a far pratica presso lo studio di Mr Gepp of Chelmsford, ma più il tempo passava, più Frederck diveniva effeminato ed inadeguato a vestire i panni dell’avvocato: quella del teatro era la strada da percorrere per lui-lei, egli si sentiva vocato a vivere la vita del teatro nonché il teatro nella vita di tutti i giorni. E fu proprio grazie al palcoscenico che conobbe Stella con la quale faceva coppia fissa sia nella recitazione che nell’esistenza di tutti giorni.
MA TORNIAMO AL RACCONTO DI QUESTE DUE VITTIME DEL DESTINO
IMMAGINI 5 - 6 - 7 sono tratte dalle cronache riportate nei quotidiani del tempo.
Il giorno successivo la notte del loro arresto Fanny e Stella furono condotte in aula dove si avvicendarono persone che le difendevano a persone che, invece, conducevano al commissariato prove capaci di condannarle per dimostrare quanto fosse ingiurioso che per le strade di Londra circolassero ‘tipi’ di quel genere i quali, se vestivano da uomini, sembravano donne in abiti maschili, magari truccati e con guanti rosa, desiderosi di provocare gli uomini, e, se abbigliati da donne, sembravano uomini che ambivano comunque a conquistare gli sguardi maschili. Erano infatti numerosi i giovani a quel tempo che vivevano seguendo tali costumi, tanto da costituire una sorta di compagnia a Londra, ma tra tutti Stella e Fanny sembravano essere proprio ipiù spregiudicati, il che non giocava di certo a loro vantaggio. Pensate che Stella aveva alle spalle anche un‘matrimonio’ nientemeno che con un Lord, Lord Arthur Pelham-Clinton, futuro duca di Newcastle, unione fortemente appoggiata da Mrs Mary Ann che vedeva in essa una sistemazione definitiva per il figlio capace di far cessare le chiacchiere che attorno a lui circolavano. E a loro Fanny si unì dapprincipio come una sorta di amica comune, o di ‘cognata’.
IMMAGINE 8 - Lord Arthur Pelham-Clinton, futuro duca di Newcastle siede su di una poltrona tra Fanny e Stella accovacciata sul pavimento.
Ma poi di Lord Arthur divenne amante, il che causò la definitiva rottura dei rapporti tra le due ‘sorelle’ che si riconciliarono solo tempo dopo a seguito di una malattia di Stella che la condusse ad una lunga degenza e convalescenza.
Tutto fu perdonato e dimenticato. Fanny e Stella furono rilasciate nel luglio del 1870 senza che fosse fatto troppo scalpore nella speranza che l’episodio venisse presso dimenticato e con esso fosse accantonato il degrado che stava dilagando per le strade di Londra. Ad onore del vero, stando alle documentazioni storiche, va detto che, se in epoca medioevale la sodomia era vista con timore, a poco a poco, con il trascorrere dei secoli e l’acquisizione di maggiore audacia da parte dell’uomo moderno che si divincolava sempre più da Dio nel l’attuare il proprio destino, trovò larga diffusione e pratica fino a divenire un fenomeno ampiamentedilagante anche se, come abbiamo già visto, continuava ad esserecondannato sia dalla legge che dalla chiesa – “Quando, nel febbraio e nel marzo del 1750 due terremoti colpirono Londra, Thomas Sherlock, il Vescovo di Londra, li individuò quali la giusta ‘sanzione’ divina per la crescita della pratica della sodomia in città” 3 quasi facendo, con queste parole, eco alle Sacre Scritture laddove narrano degli episodi di Sodoma e Gomorra.
Si potrebbe perciò dire che quello che riguardava le nostre due He-She Ladies, incriminate più di cento anni dopo quanto narrato sopra, non fosse altro che una sorta di punta di un iceberg: non solo non si trattava di un fenomeno isolato, ma fu il punto di partenza per una forma di ‘pulizia morale’ condotta dalle autorità che raggiunse risultati inattesi.
Esattamente un anno dopo quella tragica sera davanti allo Strand Theatre , ovvero nel maggio del 1871, cominciò il processo ai due uomini catturati in abiti femminili, i quali, si evince, furono al tempo giudicati colpevoli. Ma con grande sorpresa di tutti i presenti, in aula fecero la loro comparsa due individui senza il minimo accenno di femminilità, con basette, baffi ed abiti maschili, merito del ‘lavoro’ del loro nuovo legale, l’avvocato Mr George Lewis al quale persino il Principe di Galles, trovatosi in difficoltà per i suoi ‘affari amorosi’, ebbe occasione di rivolgersi.
Ebbene, alla luce del loro nuovo aspetto, come poter far reggere ancora la condanna che continuava a pendere sul loro capo? Non erano certo questi i soggetti dalla dubbia moralità e dalle tendenze ambigue di cui si faceva menzione nel fascicolo che li riguardava. E come si poteva facilmente supporre, dopo sei giorni spesi ad ascoltare medici, testimoni e ad esaminare oggetti, abiti femminili e quant’altro, data la poca consistenza della tesi che vedeva i due giovani mai colti in flagrante, Frederick Park (Fanny) ed Ernest Boulton (Stella) furono dichiarati innocenti e rilasciati. Va detto che nel frattempo i rapporti tra le due He-She ladies si erano andati un po’ deteriorandosi, che il forte legame che da anni li-le univa si era raffreddato e nel vedere, nel corso del processo, la giuria così incuriosita e catturata dall’ermafroditismo di Ernest-Stella, così commossa dalla testimonianza della sua affezionatissima madre, Frederick-Fanny divenne geloso-a sempre più, tanto che, quando tutto fu felicemente concluso, decise di lasciare Londra per recarsi in America con il fratello Harry, essendo il padre morto pochi mesi prima ed avendo perciò entrambi ricevuto una cospicua eredità: si era chiuso per sempre il capitolo della sua vita che la vedeva indissolubilmente legata a Stella. Certo che per quest’ultima, già gracile, le cose furono un po’ più complesse: doverono trascorrere molti mesi prima che superasse appieno lo stress indotto da questo episodio, ma una volta recuperata del tutto la propria salute, poté nuovamente pensare al teatro e si gettò a capofitto nel lavoro come uomo che impersonava ruoli femminili. Conobbe un certo Mr Louis Munro al quale si unì nel 1872 per creare una coppia ‘maschile’ cabarettistica, ma, non essendo in grado di liberarsi del tutto del suo passato, che spesso riaffiorava nei ricordi della gente, il successo stentava a decollare, motivo per cui si trovò costretto a mutare il proprio nome in Ernest Byne per dar vita a ‘The Wonderful Bynes’, i fantastici Bynes; le critiche non sempre positive, però, giocarono un peso decisivo sul futuro di questo duo tanto che Munro decise dopo pochi mesi di sciogliere la compagnia. Ma Stella aveva già pronto un asso nella propria manica: suo fratello Gerard avrebbe di buon grado preso il posto del suo ex compagno e l’anno dopo la morte di Fanny – che perse la vita a soli 34 anni, dopo una lunga e dolorosa malattia, sicuramente di conseguenza ad aver contratto la sifilide in gioventù - ovvero nella primavera del 1874, Stella e Gerard giunsero in America come ‘The Brothers Blair’ e per i successivi 22 anni furono in tournée negli States per presentare i loro ‘siparietti’e le loro operette. Era il 1903 quando Stella si ammalò gravemente di un male incurabile al cervello probabilmente conseguente all’aver contatto, come Fanny, la sifilide da ragazza e all’età di 54 anni chiuse gli occhi su questo nostro mondo, dopo aver goduto a piene mani del successo che tanto bramava. Avrebbe tanto desiderato, prima che si spegnesse, rivedere la sua Fanny e magari anche Lord Arthur Clinton, il quale, ricercato a suo tempo poiché coinvolto nel processo, aveva inscenato la propria morte, ma, dopo anni, quasi tutti ormai erano certi che si fosse trattata di una mossa falsa per preservare intatto il buon nome della sua famiglia; era probabile che avesse mutato identità per vivere tranquillo in qualche angolo del Nuovo Mondo.
Questa storia che, al di là del fatto di cronaca, ci presenta l’affresco di un’epoca con i suoi vizi, il suo rigore morale, la sua etichetta, è stato tratto dal testo di Neil McKenna che consiglio vivamente a tutti voi: ho trovato questa lettura decisamente piacevole, entusiasmante, accattivante ed avvincente.
Neil McKenna,
FANNY & STELLA -
The Young Men Who Shocked Victorian England,
Faber & Faber Ltd., London, 2013.
(Il testo è disponibile solamente in lingua originale)
Nella speranza di non averVi annoiati con una lettura così lunga,
Vi auguro ogni bene.
A presto ❤
CITAZIONI:
1 - Neil McKenna, FANNY & STELLA - The Young Men Who Shocked Victorian England, Faber & Faber Ltd., London, 2013, p.187
2 - Neil McKenna, FANNY & STELLA - The Young Men Who Shocked Victorian England, op.cit. p.12
3 - Neil McKenna, FANNY & STELLA - The Young Men Who Shocked Victorian England, op.cit. p.274
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