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Ancient Opera Glasses

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 "Excuse me' he added, taking the opera glasses out of her hands and looking over her bare shoulder at the row of boxes opposite, 'I'm afraid I'm becoming ridiculous”

Tolstòj, Lev Nikolàevič (1828-1910), Anna Karenina (1877)



A Private Box at the Opera,1866 by Guillaume, Albert (1873-1942)


Like many other inventions, theater binoculars are the result of a long series of achievements and further improvements made to them. It all began in the year 1608 when a Dutch optician named Hans Lipperhey developed the first binoculars with a magnification capacity of x3. Less than a year later Galileo Galilei, Italian inventor and philosopher, gave birth to what became known as the Galilean telescope which had a magnification capacity of x30 and which will allow him to scan the sky by carrying out the very first studies of a scientific nature on the planets since they were based on direct observation.

But let’s come back to the topic of our article.
The very first advertisements for opera glasses and theater binoculars in London date back to the year 1730 and propagated folding binoculars, often fitted with an handle. OPERA GLASSES - as they were called - were often covered with enamel, gems, ivory or miniature reproductions of works of art and paintings.
It was 1823 when the first real theater binoculars began to appear in Vienna. They were two simple small Galilean telescopes with a bridge in the center; each telescope could be focused independently of the other: it was certainly useful, but very cumbersome.
Two years later, in Paris, Pierre Lemiere improved on this model and came to create binoculars with central focus, which made it possible to obtain the desired vision in both telescopes at the same time. After this development, OPERA GLASSES grew tremendously in popularity as they allowed a superior quality view of every performance, concert, art event that was held in theaters. 
Here you have some examples of the most fashionable models of that times:








The increasingly sought after and refined models that were put on the market increased the charm of the people who went to the opera and exhibited them in their hands. So, if at first OPERA GLASSES were an useful object, at the half og the XIXth century they had become an indispensable fashion accessory for all theater-goers and a distinction of the aristocratic people who could afford to purchase them.


 At the Opera by Sir Francis Thomas Dicksee (1819-1895)




Opera Box (1855) by William Powell Frith



They were created theater binoculars with handles and lights to read the program discreetly during the piéces and were available in many materials, styles and colors to suit every personality and need.






Today they are hardly used and in any case they no longer enjoy the popularity they had in Victorian and Edwardian times, when even the clothing to go to the Opera Houses had to meet certain requirements: the Lady, who never had to leave her gloves at home, always had to wear an evening dress even if the performances were held in the late afternoon, just as the Gentleman who accompanied her had to dress a tighth and wear a top hat.
All of this was part of an etiquette of a world that we have left behind us, but that we can rediscover thanks to what is documented.



As usual, you have all my gratitude if you have followed me up to here
and, embracing you with sincere affection, 
I wish you all my best.

See you soon ♥









Antichi binocoli da teatro (Opera Glasses)



"Scusatemi", aggiunse, togliendole di mano il binocolo da teatro e guardando oltre la sua spalla nuda la fila di palchi di fronte, "temo di diventare ridicolo"

Tolstòj, Lev Nikolàevič (1828-1910), Anna Karenina (1877)


IMMAGINE 1 - A Private Box at the Opera,1866, dipinto di Guillaume, Albert (1873-1942)


Come molte altre invenzioni, i binocoli da teatro sono il frutto di una lunga serie di conquiste e di ulteriori miglioramenti ad esse apportati. Tutto ebbe inizio nell'anno 1608 quando un ottico olandese di nome Hans Lipperhey sviluppò il primo binocolo con una capacità di ingrandimento di x3. Meno di un anno dopo, il nostro Galileo Galilei, inventore e filosofo, diede vita a quello che divenne noto come il telescopio galileiano che aveva una capacità di ingrandimento di x30 e che gli permetterà di scrutare il cielo portando avanti i primissimi studi di natura scientifica sui pianeti poiché basati sull’osservazione diretta.

Ma torniamo all’argomento del nostro post.
I primi annunci pubblicitari per binocoli da teatro furono rinvenuti a Londra già nel 1730 e facevano propaganda ad un binocolo pieghevole, spesso munito di impugnatura. Gli OPERA GLASSES - come venivano chiamati - erano spesso ricoperti di smalto, gemme, avorio o riproduzioni in miniatura di opere d'arte e dipinti.
Era il 1823 quando a Vienna cominciarono ad apparire i primi binocoli da teatro veri e propri. Erano due semplici piccoli telescopi galileiani con un ponte al centro; ogni telescopio poteva essere messo a fuoco indipendentemente dall'altro: era sicuramente utile, ma molto ingombrante.
Due anni dopo, a Parigi, Pierre Lemiere migliorò questo modello e giunse a creare un binocolo con la messa a fuoco centrale, il che permise di ottenere la visione desiderata in entrambi i telescopi contemporaneamente. Dopo questo sviluppo, gli OPERA GLASSES crebbero enormemente in popolarità in quanto permettevano una visione di qualità superiore di ogni esibizione, concerto, manifestazione artistica che si teneva nei teatri. 
Di seguito ecco nelle immagini alcuni degli esemplari più alla moda in quei tempi: 


IMMAGINE 2 - Antichi binocoli da teatro di provenienza francese ricoperti in smalto decorato e risalenti alla metà del XIX° secolo 

IMMAGINE 3 -       "

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I modelli sempre più ricercati e raffinati che furono messi in commercio accrescevano il fascino delle persone che andavano all'opera e che li esibivano tra le mani. Così, se dapprima gli OPERA GLASSES furono un oggetto di una certa utilità, con la metà del secolo XIX° divennero un accessorio di moda irrinunciabile per tutti i frequentatori dei teatri ed un distinguo della fascia aristocratica che poteva permettersene l’acquisto.


IMMAGINE 9 -At the Opera dipinto di Sir Francis Thomas Dicksee (1819-1895)

IMMAGINE 10 -Opera Box (1855) dipinto di William Powell Frith


Furono creati binocoli da teatro con manici e luci per leggere il programma con discrezione durante lo spettacolo disponibili in molti materiali, stili e colori per adattarsi a ogni personalità ed esigenza.


IMMAGINE 11 - Binocolo da teatro smaltato con maniglia

IMMAGINE 12 - Binocolo da teatro smaltato con maniglia removibile

IMMAGINE 13 - Binocolo da teatro smaltato con maniglia removibile

IMMAGINE 14 - Binocolo da teatro smaltato con maniglia


Oggi non sono quasi utilizzati e comunque non godono più della popolarità che avevano in epoca Vittoriana ed edoardiana, quando anche l’abbigliamento richiesto per prendere parte alle pieces teatrali doveva rispondere a determinati requisiti: la Lady, che mai doveva lasciare a casa i guanti, doveva sempre vestire un abito da sera anche se le rappresentazioni si tenevano nel tardo pomeriggio, così come il Gentleman che l’accompagnava mai doveva mancare di vestire in tight e di calzare il cappello a cilindro. 
Tutto ciò faceva parte di un’etichetta di un mondo che ci siamo lasciati alle spalle, ma che possiamo riscoprire grazie a quanto ci è rimasto documentato!



Come sempre avete tutta la mia gratitudine se mi avete seguita fino qui
e, abbracciandovi con affetto sincero, 
vi auguro ogni bene.

A presto 








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