All'inizio del XIX° secolo, l'etichetta del 'Calling' era un rituale fermamente stabilito nella società, poiché divenir parte dell'elite vittoriana e dell'aristocrazia era l'obiettivo sociale della borghesia intraprendente, ed il biglietto da visita, ovvero la 'Calling Card', era parte integrante delle presentazioni, degli inviti e delle visite, era un modo per entrare a far parte di un circolo sociale, per far conoscere la propria figlia, magari prossima all'età da marito e non ancora 'sistemata', ma anche per tenere lontane in modo elegante le persone indesiderate.
'CALLING CARDS'
La 'Calling Cards' ( oggi la chiameremmo biglietto da visita, ma al tempo non era semplicemente solo questo ) di una Lady aveva dimensioni maggiori di quella di un Gentleman al quale doveva stare nel taschino del panciotto, poteva essere smaltata, mentre quelle maschili dovevano essere più sobrie, l'incisione era piuttosto semplice, piccola e senza grandi elaborazioni, anche se divenne sempre più elaborata con più ci si addentrava nel periodo vittoriano: un semplice 'Mr.' o 'Mrs.' prima del nome era sufficiente, tranne in caso di riconoscimento di rango (Earl, Viscount, ecc).
Le prime 'Cards' vittoriane recavano solo il titolo e il nome di una persona, con il nome della casa o del quartiere che talvolta veniva aggiunto insieme con il giorno in cui la Lady era a disposizione per ricevere.
Le'Calling Card Cases'erano fatte di svariati materiali, tra cui argento, madreperla, avorio, tartaruga e legno ( questi tre ultimi materiali erano i preferiti dai Victorians, mentre durante il periodo Regency andavano per la maggiore la filigrana e la pelle ), i loro coperchi spesso raffiguravano vedute paesistiche o di castelli, quali Warwick o Winsdor, e solo dopo l'acquisto da parte della regina Vittoria e del Principe Consorte Albert del castello di Balmoral nelle Highlands, gli scorci paesistici scozzesi erano divenuti di gran moda.
Call Card Case in Argento Sterling, Webster
Call Card Case di epoca vittoriana in tartaruga
Call Card Case vittoriana in Argento, Birmingham, 1865
UTILIZZO DELLE 'CALLING CARDS'.
Quando una Lady si trasferiva in una nuova città doveva armarsi di un gran numero di 'Calling Cards' per trasmettere ai membri del vicinato l'arrivo della sua famiglia; compiva poi un giro in carrozza per consegnarle, porgendole al proprio sposo il quale a sua volta le dava al valletto che era incaricato di porgerle al maggiordomo: se questi rispondeva che 'Mylady non era in casa' i nuovi arrivati erano palesemente rifiutati; in caso contrario ella attendeva a sua volta di ricevere 'Calling Cards' dai vicini, che le buona maniere le avrebbero quindi suggerito di invitare a casa propria.
Le 'Calling Cards' venivano poste dal maggiordomo su di un vassoio d'argento dai bordi rialzati,
situato nel vano d'ingresso - i nomi più importanti e notevoli dovevano apparire per primi – mentre le famiglie meno abbienti disponevano di un piatto in ceramica su cui posarle.
Con la metà del secolo venne concesso alla moglie di lasciare la propria 'Calling Card' e quella del marito, anzi, quelle del marito dovevano essere due, una per la Lady ed una per il Master e della propria poteva lasciarne una oppure tre; il nome delle figlie più grandi poteva comparire sulla 'Calling Card' se accompagnavano la madre durante le sue visite: se il biglietto recava l'angolo in alto a destra piegato verso il basso significava che era stato consegnata di persona dall'interessato, sennò voleva dire che della consegna si era occupato un membro della servitù.
'PAYING CALLS'.
Le 'Calls', ovvero le visite di cortesia, dovevano essere effettuate solo nei giorni e negli orari indicati sulla 'Calling Card', almeno si aveva la sicurezza che la Lady fosse in casa e che non le si fosse di disturbo e non dovevano durare più di 15 minuti ... non dimentichiamo che stiamo parlando di un'epoca in cui il telefono ancora non esisteva ed era la scrittura il solo mezzo di comunicazione.
'Formal Calls', ovvero visite formali erano quelle che facevano seguito a cerimonie quali un battesimo od un matrimonio, e anche quelle che venivano fatte come riconoscimento di ospitalità; quelle riguardanti le condoglianze e le congratulazioni dovevano seguire di una settimana circa la data dell'evento, mentre le 'Ceremonial Calls', ossia quelle che avevano la funzione di ringraziamento, dovevano essere fatte il giorno dopo un ballo, entro un giorno o due dopo una cena, ed entro una settimana da un party.
After the Visit by Victor Gabriel Gilbert (1847 - 1933)
Ogni tipo di visita aveva la sua fascia oraria: le'Morning Calls' dovevano tenersi dalle 15.00 alle 16.00, le 'Ceremonial calls' e quelle a carattere semi-cerimoniale tra le 16.00 e le 17.00, e le visite intime tra le 17.00 e le 18.00, ma mai la domenica, giorno riservato ad amici e parenti; se un visitatore interrompeva una visita già in atto, immediatamente l'ospite si alzava ed interrompeva la propria per il nuovo venuto nell'arco di un minuto o due.
Se una famiglia stava lasciando temporaneamente la zona, doveva scrivere PPC (Pour Prendage Conge) sulla propria 'Calling Card' quando si recava in visita.
Inutile dire che se le visite interessavano la padrona di casa, costei riceveva nel salotto, situato al piano terra nelle case vittoriane inglesi ed al piano rialzato in quelle americane e mentre le signore dovevano lasciare il proprio parasole nell'ingresso, i signori dovevano recare il proprio frustino ed il cappello con sé.
Ad ogni visita doveva essere restituita una visita, ad una 'Calling Card' una 'Calling Card', entro una settimana, o al massimo, dieci giorni.
Spero di non aver dimenticato nulla ... così come spero di non avervi annoiati !
Come avete potuto constatare vi era un certo rigore formale nel codice comportamentale del tempo,molte e ben precise erano le norme da seguire per fare propria una condotta corretta che non urtasse gli altri, ma tutto era semplificato dall'imprescindibileMrs. Beeton's Book of Household Management by Isabella Beeton che non tralasciava alcun ambito della vita sociale e familiare, anzi, per concludere cito da esso un passo che mi sembra interessante: se il costume delle 'Callings' era andato definendosi in epoca Regency, ovvero durante i primissimi anni del secolo XIX°, in epoca Vittoriana si avvertono già delle lievi sfumature nel rigore formale, se volete una maggiore permissività ... leggiamo insieme:
Precedentemente l'usanza era quella di accompagnare tutti i visitatori intenzionati a lasciare la casa verso la porta d'ingresso e lì prendere da loro congedo; ma la società moderna, che ha superato in gran parte questo tipo di cerimonia, ora si limita a prescrivere che la padrona di casa debba alzarsi da dove è seduta, stringa la mano, o s'inchini, a seconda di quanto detta l'intimità che ha con i suoi ospiti, e suoni il campanello per chiamare il servo al fine di invitare lui ad aprire l'uscio ai visitatori. 1
Oggi tutto ciò è andato quasi totalmente sfumando, anche perché le nostre vite e le nostre giornate sono decisamente mutate, poche sono le signore che possono concedersi di trascorrere interamente le loro giornate tra le pareti domestiche, e quasi tutti noi agli svaghi non possiamo che dedicare il tempo libero che ci concede il lavoro, tempo che varia spesso da persona a persona... e poi nel frattempo sono giunte la comunicazione telefonica, prima, la telefonia mobile e la comunicazione virtuale, dopo, ad aiutarci nel mantenere vive le amicizie.
Precedentemente l'usanza era quella di accompagnare tutti i visitatori intenzionati a lasciare la casa verso la porta d'ingresso e lì prendere da loro congedo; ma la società moderna, che ha superato in gran parte questo tipo di cerimonia, ora si limita a prescrivere che la padrona di casa debba alzarsi da dove è seduta, stringa la mano, o s'inchini, a seconda di quanto detta l'intimità che ha con i suoi ospiti, e suoni il campanello per chiamare il servo al fine di invitare lui ad aprire l'uscio ai visitatori. 1
Oggi tutto ciò è andato quasi totalmente sfumando, anche perché le nostre vite e le nostre giornate sono decisamente mutate, poche sono le signore che possono concedersi di trascorrere interamente le loro giornate tra le pareti domestiche, e quasi tutti noi agli svaghi non possiamo che dedicare il tempo libero che ci concede il lavoro, tempo che varia spesso da persona a persona... e poi nel frattempo sono giunte la comunicazione telefonica, prima, la telefonia mobile e la comunicazione virtuale, dopo, ad aiutarci nel mantenere vive le amicizie.
Con sincero affetto e gratitudine vi giunge il mio più caloroso e abbraccio,
a presto ♥
Fonti bibliografiche:
Edwin Banfield, Visiting Cards and Cases, Baros Books, Wiltshire, 1989;
Isabella Beeton, Book of Household Management, EDITED by Mrs.Isabella Beeton, Volume 1, Published by the Ex-classics Project, 2009;
Pamela Horn, Life as a Victorian Lady, Sutton Publishing Limited, 2007;
Isabella Beeton, Book of Household Management, EDITED by Mrs.Isabella Beeton, Volume 1, Published by the Ex-classics Project, 2009;
Pamela Horn, Life as a Victorian Lady, Sutton Publishing Limited, 2007;
Kristine Hughes, The Writer's Guide to Everyday Life in Regency and Victorian England From 1811-1901, Writer's Digest Books, Cincinnati, 1998;
Daniel Pool, What Jane Austen Ate and Charles Dickens Knew, Simon & Schuster, New York, 1993;
Rona Randall, The Model Wife Nineteenth-Century Style, The Herbert Press, London, 1989.
Citazioni:
1 - Isabella Beeton, Book of Household Management, EDITED by Mrs.Isabella Beeton, Volume 1, Published by the Ex-classics Project, 2009, pag.89.
In the early XIXth century, that of 'Callings' was a ritual firmly established in the society, since to become part of the the Victorian elite and of the aristocracy was the social objective of the enterprising bourgeoisie, and the 'Calling Card', was an integral part of introductions, invites and visits, it was a way to become part of a social circle, to make know a daughter, maybe next to the marriageable age and not yet 'settled', but also to ward off elegantly unwanted people.
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'CALLING CARDS'
The 'Calling Cards' of a Lady was larger than that of a Gentleman, to whom it had to stay in his vest pocket, could be glazed, while the men's ones had be more sober, the incision was quite simple and smal, even if it became more elaborate with the Victorian period: a simple 'Mr.' or 'Mrs.' before the name was enough, except in the case of recognition of rank (Earl, Viscount, etc.).
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The first Victorian cards bore only the title and the name of a person, with the name of the home or of the neighbourhood that was sometimes added together with the day when the Lady was available to receive.
The 'Calling Card Cases' were made of various materials, including silver, mother of pearl, ivory, tortoiseshell and wood (these last three materials were the much more favored by the Victorians, while during the Regency period people did prefer watermark and skin), their covers often depicted landscapes or views of castles such as Warwick or Winsdor, and only after the purchase by the Queen Victoria and the Prince Consort Albert of Balmoral Castle in the Highlands, the Scottish views became all the rage.
- picture 9 - Victorian Sterling Silver Call Card Case, Webster
- picture 10 - Victorian tortoiseshell Call Card Case
- picture 11 - Victorian Silver Call Card Case, Birmingham, 1865
USE OF 'CALLING CARDS'.
When a Lady was moving to a new town had to obtain herself with a large number of 'Calling Cards' to give to the members of the new neighborhood for announce the arrival of her family; then, on a carriage together with her husband, she went to deliver them: one by one, she gave them to her spouse who in turn gave them to the servant who was in charge of handing them to the butler, who, if said that 'Mylady was not at home' it meant that the newcomers were clearly rejected; otherwise the new arrived Lady waited in turn to receive 'Calling Cards' from her new neighbours, and then the good manners would have suggested her to invite them at her home.
The 'Calling Cards' were placed by the butler on a silver tray by the raised edges,
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located in the entrance room - the most important and considerable names were to appear for the first - while poorer households possessed a ceramic plate on which to place them.
By the mid of the century was granted to a wife to leave her 'Calling Card' and that of her husband, indeed, those of the husband had to be two, one for the Lady and one for the Master while she could leave one or three of that belonging to her; the name of the older daughters could appear on the 'Calling Card' if them would have accompany their mother during her visits: if the card had the corner at the top right folded down meant that it had been delivered in person, rather than by a servant.
'PAYING CALLS'.
The 'Calls', or courtesy visits, had to take place only on the days and in the times indicated on the 'Calling Card', to be sure that the Lady was at home and the call won't have disturb her and it had to last no more than 15 minutes ... do not forget that we are talking about a time when the phone didn't exist yet and it was writing the only means of communication.
'Formal Calls'were those following ceremonies such as a childbirth or a wedding, and also those that were made in recognition of hospitality; those concerning condolences and congratulations had to follow of one week the date of the event, while the 'Ceremonial Calls', that were those who had the function of gratitude, had to be made the day after a ball, within a day or two after a dinner, and within one week from a party.
- picture 13 - After the Visit by Victor Gabriel Gilbert (1847 - 1933)
Each type of 'Card' had its time slot: the 'Morning Calls' must be held from 15:00 to 16:00, the 'Ceremonial Calls' and those of a semi-ceremonial acception between 16:00 and 17:00, and the intimate visits between 17:00 and 18:00, but never on Sundays, the day reserved to friends and relatives; if a visitor interrupted a visit already in place, the guest immediately stood up and interrupted his own for the newcomer within a minute or two.
If a family was temporarily leaving the area, had to write PPC (Pour Prendage Conge) on its own 'Calling Card' when paid its visit.
Needless to say, if the visits interested the hostess, she received in the drawing room which was placed on the ground floor in the Victorian British House and at the first floor in the American ones, and while the Ladies had to leave their parasols in the hall, the Gentlemen had to bear the just whip and hat with them.
To each call it had to be returned a call, to a 'Calling Card' a 'Calling Card', within a week, or at most, ten days.
I hope I haven't forget anything ... so as I hope not to have bored you!
As you could see, there was a certain formal rigor in the code of conduct of the Victorian age and many were the very specific rules to follow to make of one's own a conduct that didn't hurt the others, but everything was simplified by the essential Mrs. Beeton's Book of Household Management by Isabella Beeton, which did not miss any field of social and family life, indeed, to finish this writing I'd love to quote a step from it that I find interesting: if the costume of 'Callings' had gone defining during the Regency period, that is during the first few years of the XIXth century, during the Victorian times are already introduced some subtle nuances in the formal rigor, if you want, more permissiveness ... let's read together:
Formerly the custom was to accompany all visitors quitting the house to the door, and there take leave of them; but modern society, which has thrown off a great deal of this kind of ceremony, now merely requires that the lady of the house should rise from her seat, shake hands, or courtesy, in accordance with the intimacy she has with her guests, and ring the bell to summon the servant to attend them and open the door. 1
Today all this is almost faded or lost at all, partly because our lives and our days are definitely changed, there are few women who can allow themselves to spend their entire days between the walls of their homes, and almost all of us can spend the free time that the work leave us for entertainment, time that often varies from person to person ... and in the meantime has come the telephonic communication, the mobile phones and the virtual communication to help us in keeping alive friendships.
With sincere affection and gratitude, it reaches you my warmest hug,
see you soon ♥
Bibliographic sources:
Edwin Banfield, Visiting Cards and Cases, Baros Books, Wiltshire, 1989;
Isabella Beeton, Book of Household Management, EDITED by Mrs.Isabella Beeton, Volume 1, Published by the Ex-classics Project, 2009;
Pamela Horn, Life as a Victorian Lady, Sutton Publishing Limited, 2007;
Isabella Beeton, Book of Household Management, EDITED by Mrs.Isabella Beeton, Volume 1, Published by the Ex-classics Project, 2009;
Pamela Horn, Life as a Victorian Lady, Sutton Publishing Limited, 2007;
Kristine Hughes, The Writer's Guide to Everyday Life in Regency and Victorian England From 1811-1901, Writer's Digest Books, Cincinnati, 1998;
Daniel Pool, What Jane Austen Ate and Charles Dickens Knew, Simon & Schuster, New York, 1993;
Rona Randall, The Model Wife Nineteenth-Century Style, The Herbert Press, London, 1989.