ℐ primi giorni dell'autunno sono i più lieti ed i più
giovevoli per godere del tepore del sole delle ore del
primissimo pomeriggio, quelle che ancora recano
con sé il ricordo dell'estate appena trascorsa, le ore
più calde e più tranquille dell'intera giornata ...
SIR JOHN LAVERY, R.A., R.S.A., R.H.A. (1856-1941)
PLAYED!!
ed è proprio da questa atmosfera pacata che si colora di oro e di amaranto e che si anima di uccelli che lasciano i boschi per avvicinarsi sempre più alle case affaccendandosi per trovare un nido che li ripari per l'inverno che mi sono lasciata ispirare per questo nuovo post.
Credete che i Victorians la pensassero in modo molto differente, che non amassero la vita all'aria aperta ?
Generalmente l'area a prato dietro la casa era riservata agli svaghi, soprattutto quelli femminili ... sì, perché se, magari dopo un ballo od una cena importante, le ladies, soprattutto le più giovani, intrattenevano gli ospiti cantando e suonando il piano, dopo un 'luncheon' in compagnia uscivano di casa e trascorrevano il resto del tempo giocando insieme.
Ebbene sì, potrebbe sembrare inappropriato, ma anche le Victorian ladies conoscevano lo svago che offrono i giochi di società e di movimento ...
Il tennis giocato sull'erba godette di molta notorietà durante il periodo vittoriano
presso le ladies della classe medio agiata: dapprincipio il gioco consisteva semplicemente nel far passare sopra una rete tesa nel prato la palla lanciata con la racchetta, poi divenne via via sempre più competitivo tanto da coinvolgere il pubblico maschile e qualificarsi come l'unica attività sportiva mista, poiché entrambi i sessi trovavano in esso un metodo eccellente per mantenersi in esercizio, liberare la mente e stare all'aperto.
Le regole cambiarono nel tempo fino a venire fissate e formalizzate definitivamente nel 1874 ed esattamente dieci anni dopo Maud Watson affrontò Lillian Watson (la sorella) per diventare la prima donna campionessa a Wimbledon dove ancora oggi si gioca il Lawn Tennis.
Ovviamente le donne vittoriane giocavano con degli abiti che certo non agevolavano i loro movimenti, anzi, costituivano per loro un notevole handicap: l'etichetta vittoriana esigeva che le braccia dovessero essere sempre coperte e che le caviglie fossero nascoste da abiti che quasi toccavano il suolo; inoltre, le donne dovevano sopportare il peso e l'ingombro di tre sottogonne inamidate sotto il vestito ... riuscite ad immaginare il caldo che dovevano soffrire ?
Naturalmente, non dobbiamo dimenticare il 'famigerato' corsetto vittoriano, gli stivali col tacco, un rigido collare fatto di osso di balena, ed un cappello a tesa larga arrotondato che completava l'abbigliamento sportivo.... mi chiedo come facessero a correre avanti ed indietro dalla rete alla loro posizione ...
Introdotto in Inghilterra nel 1850, molto probabilmente da Lord Lonsdale, che fu uno dei primi a predisporre un 'campo' che ad esso fosse adeguato nella sua tenuta di campagna, il Victorian Croquet si diffuse molto velocemente ed intorno al 1856 era del tutto decisamente affermato: era questo un altro passatempo da praticare all'aperto e su di un prato, considerato particolarmente adatto alle Victorian ladies poiché non richiedeva forza e neppure tecnica, entrambi aspetti difficilmente caratterizzanti il sesso femminile; esso inoltre non necessitava di un abbigliamento specifico e perciò rappresentava forse, rispetto al Lawn-Tennis, un divertimento ancor più economico: il croquet non richiedeva una grande concentrazione ed era spesso complementare a conversazioni, di carattere non troppo impegnato, ovviamente, che coinvolgevano entrambi i sessi, e fu così che con il tempo anche questo svago presto conquisterà il pubblico maschile.
Le Victorian ladies amavano colpire con apparente non-chalanche le palle luminose con le loro mazze di legno che terminavano a martello per farle passare sotto gli archi di metallo conficcati nel terreno, spesso chiedendo il parere di qualche gentleman che con fare intellettuale si prestava volentieri al gioco.
Il Victorian Archery, ovvero il tiro con l'arco era praticato dalle ladies più anticonformiste e facoltose dell'epoca vittoriana, ed era il passatempo che vantava sicuramente la più antica tradizione: pensate che risale al medioevo !
Mi sovviene il romanzo Emma di Jane Austen (1815) che ci dimostra come fosse già notevolmente affermato presso il pubblico femminile in epoca Regency; ebbene, durante il periodo vittoriano tale attività sportiva visse un autentico revival forse anche perché molto amato e praticato dalla stessa regina Victoria e divenne il primo sport in assoluto cui fu concesso di partecipare in modo competitivo anche alle donne.
Era il 1890 quando un certo Mr.William Morgan inventò un gioco chiamato Mintonette che combinava elementi di basket, tennis e pallamano, successivamente definito pallavolo.
Si raccomandava una pratica con cautela da parte del gentil sesso in quanto, dato il notevole movimento che comportava, avrebbe potuto procurare danni irreparabili agli organi riproduttivi - cosa che si diceva al tempo anche dell'equitazione -.
Nel 1895 nacque da esso ufficialmente la pallavolo, detto volleyball, creato come forma di intrattenimento competitiva e divertente, ma non fisicamente aggressivo come il basket o altri sport, per gli uomini d'affari bisognosi di svago, e proprio il nome volleyball subentrò a mintonette poichè dati i movimenti della palla sopra la rete impressi dalle mani dei giocatori facevano sembrare il termine decisamente più calzante.
Si conclude qui, miei cari amici e lettori, il nostro excursus tra le attività ricreative che godettero di fama e divennero 'alla moda' durante il periodo vittoriano presso il pubblico femminile; nella speranza di avervi coinvolti con interesse mi congedo da voi con un abbraccio affettuoso e colmo di gratitudine.
A presto ♥
❧ VICTORIAN LAWN - TENNIS
Horace Henry Cauty (1846-1909), The Tennis Match
Il tennis giocato sull'erba godette di molta notorietà durante il periodo vittoriano
presso le ladies della classe medio agiata: dapprincipio il gioco consisteva semplicemente nel far passare sopra una rete tesa nel prato la palla lanciata con la racchetta, poi divenne via via sempre più competitivo tanto da coinvolgere il pubblico maschile e qualificarsi come l'unica attività sportiva mista, poiché entrambi i sessi trovavano in esso un metodo eccellente per mantenersi in esercizio, liberare la mente e stare all'aperto.
Le regole cambiarono nel tempo fino a venire fissate e formalizzate definitivamente nel 1874 ed esattamente dieci anni dopo Maud Watson affrontò Lillian Watson (la sorella) per diventare la prima donna campionessa a Wimbledon dove ancora oggi si gioca il Lawn Tennis.
Ovviamente le donne vittoriane giocavano con degli abiti che certo non agevolavano i loro movimenti, anzi, costituivano per loro un notevole handicap: l'etichetta vittoriana esigeva che le braccia dovessero essere sempre coperte e che le caviglie fossero nascoste da abiti che quasi toccavano il suolo; inoltre, le donne dovevano sopportare il peso e l'ingombro di tre sottogonne inamidate sotto il vestito ... riuscite ad immaginare il caldo che dovevano soffrire ?
Naturalmente, non dobbiamo dimenticare il 'famigerato' corsetto vittoriano, gli stivali col tacco, un rigido collare fatto di osso di balena, ed un cappello a tesa larga arrotondato che completava l'abbigliamento sportivo.... mi chiedo come facessero a correre avanti ed indietro dalla rete alla loro posizione ...
George Goodwin Kilburne (1839-1924), A Game of Tennis
❧ VICTORIAN CROQUET
Cedrillon, France, 1865
Introdotto in Inghilterra nel 1850, molto probabilmente da Lord Lonsdale, che fu uno dei primi a predisporre un 'campo' che ad esso fosse adeguato nella sua tenuta di campagna, il Victorian Croquet si diffuse molto velocemente ed intorno al 1856 era del tutto decisamente affermato: era questo un altro passatempo da praticare all'aperto e su di un prato, considerato particolarmente adatto alle Victorian ladies poiché non richiedeva forza e neppure tecnica, entrambi aspetti difficilmente caratterizzanti il sesso femminile; esso inoltre non necessitava di un abbigliamento specifico e perciò rappresentava forse, rispetto al Lawn-Tennis, un divertimento ancor più economico: il croquet non richiedeva una grande concentrazione ed era spesso complementare a conversazioni, di carattere non troppo impegnato, ovviamente, che coinvolgevano entrambi i sessi, e fu così che con il tempo anche questo svago presto conquisterà il pubblico maschile.
Le Victorian ladies amavano colpire con apparente non-chalanche le palle luminose con le loro mazze di legno che terminavano a martello per farle passare sotto gli archi di metallo conficcati nel terreno, spesso chiedendo il parere di qualche gentleman che con fare intellettuale si prestava volentieri al gioco.
Léon Benett, Fortuné-Louis Méaulle, Croquet, 1889.
❧ VICTORIAN ARCHERY
Archery of the Bow, autore sconosciuto
Il Victorian Archery, ovvero il tiro con l'arco era praticato dalle ladies più anticonformiste e facoltose dell'epoca vittoriana, ed era il passatempo che vantava sicuramente la più antica tradizione: pensate che risale al medioevo !
Mi sovviene il romanzo Emma di Jane Austen (1815) che ci dimostra come fosse già notevolmente affermato presso il pubblico femminile in epoca Regency; ebbene, durante il periodo vittoriano tale attività sportiva visse un autentico revival forse anche perché molto amato e praticato dalla stessa regina Victoria e divenne il primo sport in assoluto cui fu concesso di partecipare in modo competitivo anche alle donne.
Amazons of the Bow, autore sconosciuto
❧ VICTORIAN MINTONETTE
Fotografia di epoca vittoriana
Si raccomandava una pratica con cautela da parte del gentil sesso in quanto, dato il notevole movimento che comportava, avrebbe potuto procurare danni irreparabili agli organi riproduttivi - cosa che si diceva al tempo anche dell'equitazione -.
Nel 1895 nacque da esso ufficialmente la pallavolo, detto volleyball, creato come forma di intrattenimento competitiva e divertente, ma non fisicamente aggressivo come il basket o altri sport, per gli uomini d'affari bisognosi di svago, e proprio il nome volleyball subentrò a mintonette poichè dati i movimenti della palla sopra la rete impressi dalle mani dei giocatori facevano sembrare il termine decisamente più calzante.
Si conclude qui, miei cari amici e lettori, il nostro excursus tra le attività ricreative che godettero di fama e divennero 'alla moda' durante il periodo vittoriano presso il pubblico femminile; nella speranza di avervi coinvolti con interesse mi congedo da voi con un abbraccio affettuoso e colmo di gratitudine.
A presto ♥
The first days of fall are the happier and the most good to enjoy
the warmth of the sun during the early afternoon, during those
hours which still bear with them the memory of the summer
just passed, the warmer and quieter hours of the day ...
- picture 1 - SIR JOHN LAVERY, R.A., R.S.A., R.H.A. (1856-1941), PLAYED!!
and it is from this peaceful atmosphere that is colored of gold and of amaranth and that comes alive with birds leaving the woods to come closer and closer to our houses so busy to find a nest able to give them a shelter for the winter that I've let myself be inspired by this new post of mine.
And you think that our Victorians thought very differently, that they didn't love to stay outdoor ?
Generally the area located behid the house was reserved for entertainment, especially the female ones ... yes, because if, perhaps after a dance or an important dinner, the ladies, especially the most young ones, entertained the guests by singing and playing the piano, after a 'luncheon' in the company they left the house and spent the rest of the time playing together with theit guests.
Yes, it might seem inappropriate, but also the Victorian ladies knew leisure offering the outdoor games and the games of movement ...
❧ VICTORIAN LAWN - TENNIS
- picture 2 - Horace Henry Cauty (1846-1909), The Tennis Match
Tennis played on the grass enjoyed great popularity during the Victorian period by the ladies of the wealthy middle class: at first the game was simply to throw with a racket a little ball passing over a net spread in the lawn, then it became gradually more and more competitive so as to involve the male audience and qualify itself as the only sport mixed, since both sexes found in it an excellent way to rlax, to clear their minds and to stay outdoors.
The rules changed with the flowing of the time to become more and more precise and finally were formalized in 1874 and exactly ten years later Maud Watson faced Lillian Watson (her sister) to become the first female champion at Wimbledon where it's still played the Lawn Tennis.
Obviously the Victorian women played with clothes which certainly didn't ease their movements, indeed, they were what gave them a major handicap: the Victorian etiquette demanded that arms should always be covered and that the ankles were hidden by clothes almost touching the ground ; moreover, women had to bear the weight and the encumbrance of three starched petticoats under their gown dress ... can you imagine the heat that they had to suffer?
Of course, we mustn't forget the 'infamous' Victorian corset, heeled boots, a hard collar made of whalebone, and a round brimmed hat which complemented the sportswear .... I wonder how they managed to run back and back from the net to their position ...
- picture 3 - George Goodwin Kilburne (1839-1924), A Game of Tennis
❧ VICTORIAN CROQUET
- picture 4 - Cedrillon, France, 1865
Introduced in England in 1850, probably by Lord Lonsdale, who was one of the first to set up an appropriate 'field' in his country estate, the Victorian Croquet spread very quickly, and around 1856 it already made a name for itself: this was another pastime to enjoy outdoors and in a field, considered suitable for ladies for it didn't require strength and technique, both aspects hardly characterizing the female sex; it also didn't require a specific dress and therefore it represented, perhaps, a pastime even more economical than the Lawn-Tennis: croquet don't require great concentration and was often complementary to conversations, if not of too busy, of course, involving both sexes, and so it was that, that even this amusement soon will conquer the male audience.
The Victorian ladies loved to strike with apparent non-chalanche the bright balls with their wooden clubs ending with a hammer to make them pass under the arches of metal embedded in the ground, often asking the opinion of some gentleman who, with intellectual attitude, willingly offered himself to this 'game'.
- picture 5 - Léon Benett, Fortuné-Louis Méaulle, Croquet, 1889.
❧ VICTORIAN ARCHERY
- picture 6 - Archery of the Bow, unknown author
The Victorian Archery, was practiced by the most unconventional and wealthy ladies of the Victorian era, and was the pastime that boasted certainly the oldest tradition: think that it dates back to the Middle Ages!
I remember the novel Emma by Jane Austen (1815) which shows us that it was already well established by the female audience during the Regency period; well, in the Victorian period this sport experienced a genuine revival perhaps because it was so much loved and played by Queen Victoria and became the first sport which was ever allowed to participate competitively to women.
- picture 7 - Amazons of the Bow, unknown author
❧ VICTORIAN MINTONETTE
- picture 8 - Photography of the Victorian Age
It was 1890 when a certain Mr.William Morgan invented a game called Mintonette which combined elements of basketball, tennis and handball, defined later volleyball.
He recommended a practice with caution by the fairer sex because, given the high movementeit required, could result in irreparable damage to the reproductive organs - which was said at that age for equitation too -.
In 1895 it was officially born what we today know as volleyball, created as a form of competitive entertainment, but not physically aggressive like basketball or other sports, suitable to businessmen in need of amusement, and just the name volleyball replaced that of mintonette because the movements of the ball over the net imprinted from the hands of the players made it seem much more apt as a term.
It ends here, my dear friends and readers, our excursus between recreational activities enjoyed fame and became 'trendy' during the Victorian period by the female audience; in the hope to have involved you with interest I'm leaving you with a warm hug full of gratitude.
See you soon ♥