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Sophie Charlotte, la graziosa ed inquieta sorella minore dell'Imperatrice Elisabetta d'Austria, vittima di un triste e tragico destino.

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Aveva da non molto compiuto nove anni la piccola Sisi quando si trovò ad accogliere tra le proprie braccia la bellissima Sophie Charlotte, il giorno 23 febbraio del 1847, appena venuta alla luce: grandi occhi chiari che sembravano cercare l'azzurro del cielo, capelli biondi come avevano pochi dei Wittelsbach, recava già in sè la promessa di divenire una bellissima e contesa fanciulla.



In questa fotografia la piccola Sophie Charlotte Augustine, 'Sopherl', è ritratta con il fratello minore, Max Emanuel, 'Mapperl'


Ma ella dei Wittelsbach ereditò soprattutto l'irrequietezza, che tanto era caratteristica del temperamento di quel sangue bavarese, e che come accadde anche per la futura imperatrice, Elisabetta, la sorella maggiore che tanto ammirava, condizionerà l'intera sua esistenza.







Da queste immagini si evince come ella cercasse in ogni modo di atteggiarsi come la sorella Elisabeth, acconciandosi come lei e facendosi persino ritrarre in pose analoghe, la futura imperatrice era da lei talmente ammirata da diventare il modello su cui cercava di forgiare sé stessa.



A mano a mano che passava il tempo, affinando i propri modi ed i propri lineamenti,
Sophie si faceva sempre più graziosa ed affascinante, divenendo forse la più piacente delle sorelle Wittelsbach dopo l'imperatrice e cominciarono a farsi avanti i primi pretendenti la sua mano già quando era adolescente; dopo aver rifiutato di sposare il fratello minore dell'Imperatore, divenuto già suo cognato, l'Arciduca Ludwig Victor, accetta di fidanzarsi, innamorata, ma molto sorpresa dalla proposta, con il cugino Ludwig, il bellissimo e famoso Re di Baviera, tanto amato e tanto vicino ad Elisabeth e fu questo probabilmente il periodo più lieto della sua gioventù, quello in cui attendeva, corteggiata, il momento di divenire regina di Baviera e di dare così un'erede alla corona.

L'improvvisa, impulsiva decisione del re di fidanzarsi con la principessa Sofia in Baviera rimase segreto di stato per circa una settimana. Il 22 gennaio, la sera stessa del fidanzamento, Ludwig presenziò con la madre ad una rappresentazione teatrale al teatro di corte. Durante l'intervallo tra il primo ed il secondo atto, insieme alla regina Maria, si recò sul palco del duca Max in Baviera, conducendo poi con sé Sofia nel palco reale: la ragazza incedette al braccio del sovrano, inchinandosi agli spettatori stupiti prima di prendere posto tra madre e figlio. Coloro che assistettero alla scena non impiegarono molto ad immaginarne il significato simbolico, ma si dovette attendere ancora una settimana prima che questa ambigua dichiarazione ricevesse una conferma ufficiale: il 29 gennaio 1867 la notizia del fidanzamento venne comunicata ai due rami del parlamento e fu accolta dagli auguri e dalle congratulazioni dei membri del governo. 1




Lo stesso Ludwig scriverà in quei giorni "Il mio amore per lei è profondo è sincero."2

Radiosa per il futuro che la attendeva la giovane Sophie cominciò con il comparire su cartoline, immagini, souvenir accanto al suo promesso sposo e a preparare insieme con la madre e le sorelle il corredo per l'imminente sposalizio.




Il vecchio re Luigi I, inviando le sue congratulazioni al nipote, riassunse i sentimenti che molti altri membri della famiglia provavano. " Possa Dio benedire le tue nozze, caro Ludwig ! Da tempo leggo negli occhi della bella Sofia che hai messo profonde radici nel suo cuore ...."3

Tutta la famiglia dei Wittelsbach stava vivendo una gioia profonda, prima fra tutti l'imperatrice che vedeva questa unione come una benedizione per entrambi, anche se Sophie e Ludwig erano molto diversi, molto pratica e forse non molto colta quanto lui avrebbe voluto, lei, molto sognatore e poetico lui ...



Su cortese concessione dell'Associazione Culturale Elisabetta D'Austria


L'Imperatrice Elisabetta d'Austria, in viaggio per Zurigo, si trovò a passare per caso da Monaco proprio quando veniva annunciato il fidanzamento della sorella. Ordinò che il treno si fermasse nella capitale bavarese in modo da poter fare personalmente le congratulazioni alla coppia. Ludwig si era ritirato nella propria camera da letto alla Residenz adducendo la scusa di un forte raffreddore, ma, quando seppe che Elisabetta si trovava alla stazione, si vestì in tutta fretta, si recò a prendere Sofia al palazzo del padre in città e si avviò con lei per incontrare l'imperatrice. Una volta arrivati, Ludwig, con assoluta mancanza di tatto, di fronte alla fidanzata dichiarò ad Elisabetta che ciò che trovava più attraente in Sophie era la sua somiglianza con la sorella maggiore. 4

Durante i loro incontri i giovani erano sempre molto poco comunicativi, e si esprimevano invece molto, per lettera, Ludwig amava scrivere e le inviava quantità innumerevoli di missive ... ed amava parlare, ma di arte, di poesia, di cultura, cose di cui Sophie non s'interessava affatto; dopo un primo rinvio della data delle nozze, fissata per il 25 agosto 1867 al 12 di ottobre, Ludwig volle che fosse ulteriormente posticipata al 28 di novembre, cosa che vide intervenire direttamente il duca Max e che diede quindi l'opportunità al giovane re, divenuto titubante ed incerto, di revocare l'impegno. 

Inutile dire che la giovane cadde nel più totale sconforto e non fu facile per lei trovare la forza morale per riprendersi e tornare ad una vita normale; dopo aver rifiutato altri pretendenti la sua mano tra cui il Principe Luigi del Portogallo, futuro Re e il Duca Filippo del Wurttemberg, l'inquieta Sophie trovò finalmente il giovane adatto a divenire suo marito in casa della zia Regina di Sassonia Amalie Auguste dove si era rifugiata affranta.

Il 28 settembre del 1868 a Possenhofen Sophie Charlotte Augustine sposò il Duca d'Alençon Ferdinand d'Orléans, 





uno dei nipoti di Re Luigi Filippo I al quale diede due bellissimi fanciulli, Louise (19 luglio 1869 ) ed Emmanuel (18 gennaio 1872 )


Sophie Charlotte con il piccolo Emmanuel





Louise ed Emmanuel




Nonostante le gioie che la vita coniugale le stava donando Sophie stava lentamente precipitando in uno stato depressivo dal quale neppure la nascita dei figli riuscì a sollevarla, che culminerà con il progetto della fuga insieme con il suo amante in Svizzera, fatto occultato alle cronache del tempo grazie alla famiglia della moglie e di Karl Theodor, il fratello maggiore di Sophie, che riuscì a bloccare la fuga degli amanti presso Merano e a riportarla a casa dalla sua famiglia: ella aveva 40 anni quando conobbe il dr.Glaser di Graz e se ne innamorò e dopo il summenzionato episodio furono allontanati per sempre.
Ma Sophie non godeva di buona salute e fu perciò fatta internare nella clinica per malattie nervose del famoso dottor Krafft-Ebing di Graz dove diagnosticarono che i suoi disturbi mentali fossero generati da una infezione dovuta alla scarlattina, anche se noi sappiamo che erano piuttosto frequenti nella sua famiglia, probabilmente se non generati, di sicuro aggravati dai frequenti matrimoni tra consanguinei.




Dichiarata guarita dopo alcuni mesi ella decise di dedicarsi con fervore alla religione, votandosi alla preghiera ed ai poveri, ed entrò così a far parte del terzo ordine delle domenicane come suora laica con il nome di Suor Maria Maddalena. 
Dal 3 al 6 maggio 1897 si svolse a Parigi una fiera di beneficenza organizzata dalle domenicane presso il Bazar de la Charité a cui erano stati invitati anche i fratelli Lumière, il cui materiale usato per le pellicole era altamente infiammabile. Dal nulla infatti iniziarono a divampare le fiamme e, mentre tutti scappavano in preda al panico, Sophie Charlotte si preoccupò piuttosto di trarre in salvo quante più persone poteva, non ultime le ragazze che erano con lei dietro il bancone... quando decise di correre via, le fiamme furono più veloci di lei: Sophie aveva al tempo solamente 50 anni. 





Probabilmente fu questo l'ultimo triste episodio, dopo la perdita della piccola Sophie, la figlia primogenita sua e dell'Imperatore Franz Joseph Sophie Friederike Dorothea Maria Josepha, Arciduchessa d'Austria,Vienna, 5 marzo 1855 – Budapest, 29 maggio 1857 ), quella dell'amato cugino Ludwig, Re di Baviera ( Monaco, 25 agosto 1845 - Lago di Starnberg, 13 giugno 1886 ) e del figlio Rudolph, Arciduca d'Austria e Principe Ereditario ( Laxenburg 21 agosto 1858 - Mayerling, 30 gennaio 1889 ), scomparse queste ultime legate a cause ancora compiutamente da chiarire, la morte del padre, divenuto anziano ( Duca Max Joseph in Baviera, Bamberga, 4 dicembre 1808 – Monaco di Baviera, 15 novembre 1888 ), quella della sorella maggiore Nenè ( Helene Karoline Theresia, Arciduchessa in Baviera, Monaco di Baviera, 4 aprile 1834 - Ratisbona, 16 maggio 1890 ) e quella della madre affetta da tempo da precoce demenza senile ( la Principessa Maria Ludovica Guglielmina di Baviera, Monaco di Baviera, 30 agosto 1808 - Monaco di Baviera, 25 gennaio 1892 ), l'ultimo episodio, dicevo, cui il fragile cuore dell'Imperatrice dovette cercare di adeguarsi avvertendo sempre più lacerante 'il male di vivere', quel disagio esistenziale che ancora per poco la vedrà ogni giorno affranta, visto che sopravviverà alla sorella di solo circa un anno e mezzo.

Mi scuso se questa volta vi ho fatto leggere molto, ma ci tenevo, per dovere di cronaca e di passione, a riferire nel modo più compiutamente preciso e dettagliato possible, gli eventi.
Vi ringrazio ancora una volta per avermi seguita fin qui e vi auguro ogni bene

a presto 














Bibliografia: 

Hellmut Andics, Die Frauen der Habsburger, WILHELM HEYNE VERLAG, München1995;

Elisabetta d'Austria, Diario poeticoMGS PRESS SAS, 1998;

Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001;


Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982;

Greg King, LUDWIG. Genio e follia di un re, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1999;

Gabriele Praschl-Bichler, L'IMPERATRICE ELISABETTALonganesi & C. Editore, 1997.




Citazioni: 

1, 2 - Greg King, LUDWIG. Genio e follia di un re, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1999, pag. 181;

2, 3 - op. cit., pag. 182.












- picture 1



The little Sisi had not long turned nine  when she found in her arms the beautiful Sophie Charlotte, on 23 February 1847, just born: large clear eyes that seemed to look for the blue sky, blond hair as they had a few among the Wittelsbach, already bore within herself the promise to become a very beautiful and contended girl.




- picture 2 - In this photograph the little Sophie Charlotte Augustine, 'Sopherl', is portrayed with her younger brother, Max Emanuel, 'Mapperl'




But from the Wittelsbachs she inherited especially her restlessness, which was so characteristic of the temperament of their Bavarian blood, and as happened for the future empress, Elizabeth, her older sister who she admired so much, it will affect her whole life.




- picture 3 - picture 4 - picture 5 - picture 6 - In these images it can be seen as she tried in every way to pose as her sister Elisabeth, combing her hair like her and making even portray herself in similar poses, the future empress was so admired by her to become the model on which she was trying to forge herself.




As time went on, honing her ways and her features, Sophie was getting prettier and more charming, becoming perhaps the most attractive amongst the Wittelsbach sisters after the Empress and early began to come forward some suitors asking for her hand when she was already a teenager; after refusing to marry the younger brother of the Emperor, already become her brother-in-law, Archduke Ludwig Victor, she agreed to become engaged, in love, but very surprised by the proposal, with her cousin Ludwig, the beautiful  and famous King of Bavaria, so loved and so close to Elisabeth and this was probably the happiest period of her youth, one in which waiting, courted, the time to become queen of Bavaria and give an heir to its crown.


The sudden, impulsive king's decision to get engaged with the princess Sofia in Bavaria remained a secret of State for about a week. On January 22nd, during the evening of the engagement, Ludwig attended with her mother to a play at the court theater. During the interval between the first and second act, together with Queen Mary, he went to the box of the Duke Max in Bavaria, leading then Sofia in the royal box with him: the girl went arm in arm with the sovereign, bowing to the amazed audience before taking place between mother and son. Those who were present at the scene didn't take much to imagine the symbolic meaning of this all, but they had to wait another week before this ambiguous statement received an  official confirmation: on January 29th, 1867 the news of the engagement was announced to both the Houses of Parliament and was greeted by greetings and congratulations from all the members of the Government. 1




- picture 7


- picture 8




The same Ludwig wrote in those days,"My love for her is deep and sincere."2

Radiant for the future that awaited her, the young Sophie began to appear in postcards, pictures, souvenirs next to his betrothed and to prepare, together with her mother and her sisters, her linen kit for the upcoming wedding.




- picture 9 


- picture 10




The old King Ludwig I, sending his congratulations to his nephew, summed up the feelings that many other members of the family felt. "May God bless your marriage, dear Ludwig! From long time I read in the eyes of the beautiful Sofia that you've  taken deep roots in her heart ..."3

The whole Wittelsbach family was experiencing a profound joy, first and foremost, the empress who saw the union as a blessing for both of them, although Sophie and Ludwig were very different, very practical and perhaps not as much learned  as he wanted, her, very poetic and dreamer him ...




- picture 11 - By Courtesy of the Cultural Association Elisabeth of Austria




The Empress Elisabeth of Austria, travelling to Zurich, passed by chance from Monaco just when it was announced the engagement of her sister. She ordered that the train would stop in the Bavarian capital so that she could personally congratulated the couple. Ludwig had retired to his bedroom at the Residenz with the excuse of a bad cold, but when he knew that Elisabeth was at the station, he got dressed in a hurry, went to take Sofia from his father's palace in the city and started with her to meet the Empress. Once there, Ludwig, with absolute lack of tact, in front of the girlfriend said to Elisabeth that the most attractive in Sophie was her resemblance to her older sister. 4

During their meetings the young couple was  always quite uncommunicative, and expressed much rather, by letter, Ludwig loved to write and sent her a countless amount of letters ... and he enjoyed to talk, but of art, of poetry, of culture, all things of which Sophie was not interested at all; after an initial postponement of the date of the wedding, set for August 25th, 1867 to October 12th Ludwig wanted it to be further postponed to November 28th, which saw intervene directly the Duke Max and it gave the young king the oppotunity, as he become more and more hesitant and uncertain, to revoke his commitment.

Needless to say, the young woman fell into utter despair and it was not easy at all for her to find the moral strength to recover and to return to a normal life; after refusing her hand to other suitors including Prince Louis of Portugal, the future King,  and the Duke Philip of Wurttemberg, the restless young Sophie finally found the man suitable to become her husband in the house of her aunt Queen Amalie Auguste of Saxony where she, distraught, found refugee.

On September 28th, 1868 in Possenhofen,  Sophie Charlotte Augustine married the Duke of Alençon Ferdinand of Orleans,




- picture 12




a grandson of King Louis Philippe to which she gave two so lovely children, Louise (19 July 1869) and Emmanuel (18 January 1872); 




- picture 13 - Sophie Charlotte with the little Emmanuel


- picture 14 - Louise and Emmanuel




despite the joys that the married life was giving her, Sophie was slowly falling into a depression from which not even the birth of her children managed to lift it, a depression which will culminate with the escape together with her lover in Switzerland, fact that was concealed to the chronicles of the time thanks to his wife's family and Karl Theodor, the elder brother of Sophie, who managed to block the escape of the lovers at Merano and bring her home to her family: she was 40 years old when he met dr.Glaser of Graz and fell in love with him, but  after the aforementioned episode, they'll be separated forever.
But Sophie wasn't in good health and was therefore made to intern in the clinic for nervous diseases of the famous Dr. Krafft-Ebing in Graz where they diagnosed that her mental disorders were generated from an infection due to scarlet fever, although we know that they were quite frequent in her family, probably if not generated, certainly exacerbated by frequent consanguineous  marriages.




- picture 15




She was declared cured after a few months and then she decided to devote fervently herself  to religion, devoting herself to prayer and to the poor people, and thus became part of the Third Order of Dominicans as a lay nun with the name of Sister Mary Magdalene.
From May 3rd and May 6th, 1897 took place in Paris a charity fair  organized by the Dominicans at the Bazar de la Charité to which they were also invited the Lumière brothers, whose materials usually used  was highly flammable.
Out of nowhere it began the flames began to flare in a big fire and, while everybody was running away in panic, Sophie Charlotte was concerned rather to rescue as many people as she could, not least the girls that were behind the counter with her, and when she decided to run away, the flames were much more faster than her: Sophie was only 50 years old.




- picture 16




Probably this was the last sad episode, after the loss of the little Sophie, the eldest daughter of Emperor Franz Joseph and her (Sophie Friederike Dorothea Maria Josepha, Archduchess of Austria, Vienna, March 5th, 1855 - Budapest, May 29th, 1857) , the beloved cousin Ludwig, King of Bavaria (Monaco of Bavaria, August 25th, 1845 - Lake Starnberg, June 13th, 1886) and hers son Rudolph, Archduke of Austria and Crown Prince (Laxenburg August 21st, 1858 - Mayerling, January 30th, 1889) , missings, the latters, still nowadays not completely clear, the death of her father, became elderly (Duke Max Joseph in Bavaria, Bamberg, December 4th, 1808 - Monaco of Bavaria, November 15th, 1888), that of her older sister Nenè ( Helene Karoline Theresia, Archdukess in Bavaria, Monaco of Bavaria, April 4th, 1834 - Ratisbona, May 16th, 1890 ) and that of her mother already affected by an early form of senile dementia (Princess Maria Ludovica Wilhelmine,  Monaco of Bavaria, August 30th, 1808 - Monaco, Germany, January 25th, 1892), the last episode, I was saying, which the fragile heart of the Empress had to try to adapt experiencing,  increasingly agonizing, 'the evil of living', the existential malaise that not for long will  daily distraught her, as she will survive her sister of only about a year and a half.


I apologize if this time I did write a lot, but I wanted, for the duty to report,  and fr passion , to let you know as many fully accurate and detailed events as possible.
I thank you once again for having followed me to date and I wish you all the best,


see you soon  














Bibliography: 

Hellmut Andics, Die Frauen der Habsburger, WILHELM HEYNE VERLAG, München1995;

Elisabetta d'Austria, Diario poeticoMGS PRESS SAS, 1998;

Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001;


Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982;

Greg King, LUDWIG. Genio e follia di un re, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1999;

Gabriele Praschl-Bichler, L'IMPERATRICE ELISABETTALonganesi & C. Editore, 1997.




Citazioni: 

1 - Greg King, LUDWIG. Genio e follia di un re, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1999, page181;

2 , 3 - op. cit., page 182.



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